A quanto pare Samsung Foundry sta attuando una profonda riorganizzazione interna per riconquistare terreno nel competitivo settore dei semiconduttori. L'azienda sudcoreana ha deciso di cambiare rotta, abbandonando la corsa sfrenata al "nodo produttivo più avanzato" contro la rivale taiwanese TSMC. Questa mossa, che ha sorpreso molti analisti, sposta l'attenzione dalla supremazia tecnologica immediata alla redditività e all'affidabilità dei processi esistenti e di prossima introduzione, con un focus particolare sull'attesissimo nodo a 2 nanometri.
Al centro di questa nuova strategia c'è un obiettivo ambizioso: assicurarsi gli ordini per la prossima generazione di GPU di NVIDIA, sia per il mercato consumer che per quello dell'AI. Con le linee di produzione di TSMC quasi sature, si avverte nel settore la necessità di un'alternativa valida e affidabile, e Samsung sembra intenzionata a cogliere l'attimo. Dopo le difficoltà incontrate con i nodi precedenti, come il 3nm GAA (Gate-All-Around), che ha faticato a raggiungere rese produttive adeguate per un'adozione su larga scala, l'azienda pare aver imparato la lezione.
Le notizie provenienti dalla Corea indicano che il processo a 2nm GAA di Samsung ha attualmente un tasso di resa del 40%, con l'obiettivo di raggiungere una stabilità sufficiente per la produzione di massa entro la fine dell'anno. Un traguardo cruciale per convincere un partner esigente come NVIDIA. La fiducia tra le due aziende è già stata cementata dalla fornitura del chip Tegra T239 a 8 nanometri, cuore della nuova console Nintendo Switch 2, un successo che ha dimostrato la capacità di Samsung di gestire commesse importanti.
Se Samsung riuscirà a rispettare la tabella di marcia per la produzione di massa a 2 nanometri senza intoppi, potrebbe davvero proporsi come una solida alternativa a TSMC, riaccendendo la competizione ai vertici del mercato. Per rafforzare la sua offerta, il colosso coreano sta già sviluppando derivati del suo processo a 2 nm, come il nodo di terza generazione "SF2F+", che promette prestazioni ancora più elevate.
L'offensiva di Samsung non si limita però ai soli wafer di silicio, infatti, l'azienda punta a diventare un fornitore a tutto tondo per NVIDIA, offrendo anche le sue memorie HBM3E e HBM4. Il recente accordo per la fornitura di memorie HBM3E per gli acceleratori AI Instinct MI355X di AMD dimostra i notevoli progressi nel segmento DRAM e segnala una ripresa anche in questo ambito.