Lo scandalo dieselgate continua a far parlare e portare a sviluppi di carattere giudiziale. C’è infatti un’importante novità che va a toccare da vicino Stellantis. Come riporta Reuters, un Tribunale olandese ha puntato il dito contro alcuni marchi che oggi fanno parte del Gruppo automobilistico, per aver venduto nei Paesi Bassi dal 2009 auto diesel dotate di un software che andava a manipolare i risultati dei test sulle emissioni. Parliamo, nello specifico, di Opel, Peugeot, Citroen e DS. La decisione del Tribunale arriva a seguito di una class action intentata da tre organizzazioni contro Stellantis che ora controlla le case automobilistiche prese di mira. A quanto risulta, il Tribunale non ha però deciso se debba essere pagato un risarcimento.
STELLANTIS SI DIFENDE
Stellantis è immediatamente intervenuta sulla vicenda, respingendo le accuse e annunciando che sta valutando “i prossimi passi più appropriati” per difendere i propri interessi.
Stellantis è fermamente convinta che i veicoli siano conformi a tutte le normative vigenti in materia di emissioni e che il Tribunale abbia formulato considerazioni provvisorie errate in questo caso.