Un impegno durato quindici anni ha visto protagonisti centomila volontari, persone comuni che hanno compiuto una scelta straordinaria per il futuro della medicina. Tra loro c'è Alison, membro del comitato consultivo dei partecipanti della UK Biobank, che ha riassunto la motivazione di tutti con parole semplici ma potenti: lo ha fatto per "creare un futuro più sano di cui tutti noi potremo godere".
Questo immenso sforzo collettivo ha permesso di raggiungere un traguardo storico: la creazione del più grande e dettagliato archivio di immagini del corpo umano mai compilato al mondo. L'organizzazione no-profit britannica UK Biobank, già nota per essere la fonte di dati biomedici più completa per la ricerca di interesse pubblico, ha così aggiunto un altro tassello fondamentale al suo mosaico di conoscenza.
Ma cosa hanno fatto concretamente questi volontari? Per anni, hanno fornito informazioni dettagliate sul loro stile di vita e campioni di sangue. In seguito, si sono sottoposti a lunghi appuntamenti di imaging della durata di cinque ore, un'iniziativa monumentale sostenuta da un investimento di 60 milioni di sterline, equivalenti a circa 71 milioni di euro.
Durante queste sessioni, i ricercatori hanno raccolto un'incredibile mole di dati: ben 12.000 immagini di risonanza magnetica (RM) per ciascun partecipante, focalizzate su cervello, cuore e addome. A queste si sono aggiunte ecografie delle arterie carotidi e scansioni complete del corpo per misurare la densità ossea e il grasso corporeo. Il risultato è una visione interna del corpo umano di una profondità e ampiezza mai viste prima.
L'impatto di questa raccolta dati è già tangibile e sta accelerando il progresso scientifico. Ad oggi, sono già stati pubblicati oltre 1.300 articoli scientifici peer-reviewed basati sui dati di imaging della UK Biobank. Alcuni di questi studi hanno portato a progressi notevoli nella diagnostica, come lo sviluppo di sistemi in grado di analizzare le scansioni cardiache in meno di un secondo. Come ha sottolineato il Professor Sir Rory Collins, ricercatore principale e amministratore delegato della UK Biobank, "la scala senza precedenti di questo progetto di imaging, più di 10 volte superiore a qualsiasi cosa esistesse prima, permette agli scienziati di vedere modelli di malattia che altrimenti non potrebbero essere individuati".
Con questo set di dati completo, la comunità scientifica ha ora uno strumento potentissimo per guardare letteralmente dentro di noi e capire, in modi prima impossibili, come ogni aspetto della nostra esistenza, dalle abitudini quotidiane alla genetica, influenzi la nostra salute, aprendo la strada a nuove forme di prevenzione e trattamento delle malattie.