Il rover Perseverance della NASA, che come sanno bene gli amanti di questa missione, dal 2021 è impegnato nell’esplorazione del cratere Jezero su Marte, ha catturato un’immagine che potrebbe entrare nella storia dell’astronomia. Sabato 4 ottobre, la sua telecamera di navigazione destra (Navcam) ha immortalato una scia di luce attraversare il cielo notturno del Pianeta Rosso. La data non è casuale: coincide con il momento in cui la cometa interstellare 3I/ATLAS, proveniente da un’altra stella, ha sfiorato Marte a soli 30 milioni di chilometri di distanza.
Per ora, né la NASA né il Jet Propulsion Laboratory (JPL), che gestiscono la missione, hanno confermato ufficialmente che si tratti davvero della cometa, e se vogliamo dirla tutta, la situazione è resa più complessa dal blocco parziale delle attività governative negli Stati Uniti, che limita la possibilità dell’agenzia di diffondere comunicati. Eppure la coincidenza temporale e la direzione apparente della scia rendono l’ipotesi affascinante, e già si è creata una certa discussione sul web tra gli esperti.
Ricordiamo che la cometa 3I/ATLAS è soltanto il terzo oggetto interstellare mai osservato nel nostro Sistema Solare, dopo ʻOumuamua (2017) e 2I/Borisov (2019). Scoperta nel 2024, la sua traiettoria la porterà a transitare tra le orbite di Marte e Giove prima di riprendere la via verso lo spazio interstellare. La sua particolarità è quella di provenire da fuori del sistema solare, trasportando con sé materiali e ghiacci di un’altra stella, un’occasione scientifica unica per capire come si formano i corpi celesti in ambienti lontanissimi dal nostro.
Le agenzie spaziali si erano già preparate a seguire il passaggio ravvicinato. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha confermato che le sonde Mars Express ed ExoMars Trace Gas Orbiter stavano monitorando l’evento, mentre NASA aveva programmato osservazioni anche con telescopi e sonde in orbita, dal James Webb al Mars Reconnaissance Orbiter. Proprio Perseverance, insieme al rover Curiosity, era tra gli strumenti incaricati di registrare eventuali passaggi visibili nel cielo marziano.
L’immagine della scia, apparsa cilindrica e uniforme, ha però generato teorie fantasiose sui social, dove alcuni hanno ipotizzato la presenza di un oggetto artificiale o di unastronave aliena”. Ma gli scienziati hanno subito ridimensionato l’ipotesi, e lo stesso Avi Loeb, astrofisico dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics e fervente sostenitore delle teoria aliena, ha spiegato che la forma allungata è dovuta al tempo di esposizione della Navcam. In pratica, la striscia sarebbe il risultato della sovrapposizione di centinaia di immagini scattate in circa dieci minuti, durante i quali la cometa si muoveva rapidamente nel cielo. In una singola esposizione, di appena 3,28 secondi, la cometa apparirebbe invece come un piccolo punto luminoso.
Questo tipo di fenomeno non è raro: anche sulla Terra, lunghe esposizioni fotografiche delle comete o delle stelle creano linee di luce continue. La differenza, però, è che per la prima volta potremmo avere una fotografia di una cometa interstellare ripresa da un altro pianeta.
3I/ATLAS ha compiuto il suo massimo avvicinamento a Marte il 3 ottobre e ora si sta dirigendo verso l’interno del Sistema Solare. Le osservazioni combinate delle sonde di Marte, dei telescopi spaziali e dei rover permetteranno di studiarne la composizione, le variazioni di luminosità e la formazione della coda di gas e polveri.
Anche se manca ancora la conferma ufficiale, l’immagine catturata da Perseverance potrebbe rappresentare una prima assoluta nella storia dell’esplorazione spaziale.