Gli esperti del laboratorio nazionale Idaho (INL), in collaborazione con la Clean Core Thorium Energy, hanno reso noti i primi risultati emersi dai test su un nuovo tipo di combustibile nucleare. Questa innovazione – nota come design ANEEL, acronimo di Advanced Nuclear Energy for Enriched Life – combina torio con uranio a bassa arricchitura ad alto titolo (HALEU) per ridurre significativamente le scorie radioattive e migliorare le prestazioni dei reattori.
L’elemento innovativo di questa proposta nasce dalla fusione di torio e uranio‑235 arricchito tra il 5 % e il 20 %. Si tratta di un incremento notevole se confrontato con i tradizionali reattori ad acqua pesante (PHWR), che adottano combustibile con meno dello 0,72 % di U‑235. Grazie a questa miscelazione, Clean Core Thorium Energy – guidata dai fratelli Mehul (CEO) e Milan Shah (COO) – ha sviluppato un combustibile dall’elevata resistenza alla proliferazione, utilizzabile nei reattori esistenti senza la necessità di modifiche strutturali alla geometria del nocciolo o delle barre di combustibile.
Il percorso sperimentale ha preso forma nel 2024, quando il combustibile è stato fabbricato da un team guidato da Sean McDeavitt della Texas A&M University. Sono stati realizzati 216 cilindretti annulari – caratterizzati da un foro centrale pensato per facilitare la fuoriuscita dei gas – utilizzando una miscela di polveri di torio e uranio ossido. Dopo la lavorazione, questi cilindri sono stati sottoposti a test di irraggiamento presso il reattore sperimentale ATR dell’INL fino a novembre 2024, raggiungendo un livello di burn‑up pari a 25 gigawatt‑giorni per tonnellata.
In primavera 2025 sono state avviate le prime analisi non distruttive presso il Hot Fuels Examination Facility dell’INL. I risultati preliminari – tra cui radiografie neutroniche – hanno evidenziato che i cilindretti non presentano fratture, deformazioni o perdita della caratteristica forma anulare. “La qualità dei materiali era conforme alle specifiche tecniche”, ha dichiarato Michael Worrall, ricercatore dell’INL e responsabile del progetto. Inoltre, Paul Chan, Direttore Tecnico di Clean Core, si è detto entusiasta del mantenimento della struttura originaria: “è una notizia incoraggiante per tutta la comunità nucleare”.
Le indagini proseguiranno ora con esami più approfonditi, sia non distruttivi che distruttivi. Il team guidato da Ethan Oberg valuterà aspetti quali la microstruttura (dimensione e crescita dei grani), la porosità e la distribuzione dei prodotti di fissione all’interno del combustibile.
Ulteriori cicli di irraggiamento sono programmati fino alla primavera 2026, con l'obiettivo di accrescere i dati operativi del combustibile ad alti livelli di burn‑up. Queste informazioni saranno poi cruciali per ottenere le approvazioni normative e attrarre potenziali investitori.