Scoperto il più grande super-resto di nova: 650 anni luce di diametro

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HDblog.it Oct 02, 2025 · 2 mins read
Scoperto il più grande super-resto di nova: 650 anni luce di diametro
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Gli astronomi hanno individuato un’enorme struttura cosmica mai osservata prima d’ora: un nova super-remnant (NSR) dal diametro di circa 650 anni luce, il più grande mai rilevato. La scoperta è avvenuta nella Grande Nube di Magellano, galassia situata a 160.000 anni luce dalla Terra, e riguarda i resti della stella variabile LMCN 1971-08a, nota per esplodere periodicamente come nova ricorrente.

Un NSR si forma quando una stella, in seguito a eruzioni ripetute, espelle gas e polveri nello spazio, creando un guscio sempre più ampio attorno al sistema. Nel caso di LMCN 1971-08a, le esplosioni si ripetono circa ogni 38 anni, ma i dati suggeriscono che il ritmo possa essere molto più frequente. Secondo i ricercatori, infatti, il super-resto osservato potrebbe essersi accumulato in appena 2,4 milioni di anni, contenendo materiale pari a oltre 4.000 masse solari.

La scoperta è stata resa possibile grazie a una combinazione di osservazioni ottiche e radio. In particolare, il radiotelescopio sudafricano MeerKAT e diversi filtri sensibili all’idrogeno e allo zolfo hanno permesso di evidenziare i contorni della gigantesca bolla di gas. L’immagine mostra un guscio quasi circolare, più luminoso nelle regioni a nord-est e sud-ovest, con un arco più tenue che delinea i confini esterni. I dati sull’idrogeno neutro hanno confermato che la struttura non è un artefatto visivo, ma un vero residuo stellare.

Il modello elaborato dagli scienziati indica che il guscio si espande a una velocità di circa 20 km al secondo. Una misura che, pur sembrando modesta su scala cosmica, risulta sufficiente a spingere materia interstellare sempre più lontano, formando la gigantesca conchiglia osservata. Questo scenario ribalta alcune ipotesi sui tempi e le modalità di formazione dei resti di nova: le simulazioni precedenti, infatti, non prevedevano la possibilità di strutture tanto grandi e persistenti.

La scoperta ha due implicazioni principali. Da un lato, potrebbe significare che LMCN 1971-08a esplode più spesso di quanto si pensasse, e che una nuova eruzione potrebbe verificarsi ben prima del 2047, la data stimata in base al ciclo noto. Dall’altro, mette in discussione le teorie sull’evoluzione di questi sistemi stellari, suggerendo che gli NSR siano più comuni, ma difficili da osservare perché molto deboli e diffusi. Per i ricercatori, il prossimo passo sarà scandagliare la Grande Nube di Magellano e altre galassie vicine alla ricerca di resti simili.