Gli astronomi hanno recentemente puntato i loro telescopi su una giovane stella, scoprendo un inquilino speciale: un pianeta ancora “neonato”, che ha già guadagnato il nome, quasi affettuoso, di WISPIT 2b. A quanto pare non è un pianeta qualsiasi, ma un vero e proprio "gigante gassoso" con dimensioni paragonabili a quelle di Giove, la cui giovane età, stimata in appena 5 milioni di anni, lo rende un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per gli scienziati.
L'aspetto più affascinante di WISPIT 2b è il suo comportamento. Gli astronomi lo hanno osservato mentre si muove all'interno del disco di polveri e gas che circonda la sua stella madre, WISPIT 2. In un movimento che ricorda un po' un "Pac-Man cosmico", il pianeta sta letteralmente "divorando" il materiale presente nel disco, creando un solco ben visibile. Questa immagine, catturata grazie al Very Large Telescope (VLT) in Cile, mostra un sistema di dischi con più canali e anelli, che somiglia incredibilmente ai solchi di un vecchio vinile. Questa caratteristica lo rende il primo pianeta mai confermato all'interno di un sistema multi-anello.
"Scoprire questo pianeta è stata un'esperienza incredibile, siamo stati incredibilmente fortunati," ha dichiarato Richelle van Capelleveen, ricercatrice della Leiden University e leader del team. "WISPIT 2, una versione giovane del nostro Sole, si trova in un gruppo di stelle poco studiato e non ci aspettavamo di trovare un sistema così spettacolare. Questo sistema sarà probabilmente un punto di riferimento per gli anni a venire."
La scoperta è stata resa possibile grazie a un'indagine pensata per capire se i giganti gassosi che orbitano a grandi distanze dalle loro stelle sono più comuni intorno a stelle giovani o vecchie. Osservando la luce infrarossa, il team ha potuto "vedere" il pianeta, che è ancora caldo e luminoso a seguito della sua formazione. Inizialmente, gli scienziati avevano cercato solo un puntino di luce, ma sono stati sorpresi dalla bellezza e dalla complessità del disco.
Christian Ginski, docente presso la School of Natural Sciences dell'Università di Galway, ha aggiunto.
"Quando abbiamo visto per la prima volta questo disco multi-anello, sapevamo che dovevamo cercare di trovare un pianeta al suo interno, così abbiamo subito richiesto osservazioni successive."
Un secondo team dell'Università dell'Arizona ha inoltre catturato un'immagine di WISPIT 2b utilizzando la luce visibile, confermando che il pianeta sta ancora raccogliendo materiale.
Questa scoperta offre una chance concreta di comprendere perché migliaia di sistemi esoplanetari più vecchi abbiano un aspetto così diverso dal nostro sistema solare. L'intero lavoro del team è stato pubblicato in due studi separati su "The Astrophysical Journal Letters", un risultato che, come ha sottolineato Jake Byrne, studente dell'Università di Galway, "farà discutere la comunità scientifica e farà progredire la nostra comprensione della formazione dei pianeti."