Nelle profondità gelide e buie oltre l'orbita di Nettuno, dove il Sole non è che un puntino luminoso, gli astronomi hanno individuato un nuovo, enigmatico abitante del nostro vicinato cosmico. Questo corpo celeste, designato ufficialmente come 2023 KQ14 e soprannominato "Ammonite", non è solo un'altra roccia vagante, ma un vero e proprio fossile che racconta una storia antica e turbolenta del nostro Sistema Solare, mettendo allo stesso tempo in discussione una delle teorie più affascinanti degli ultimi anni: l'esistenza del Pianeta Nove.
La scoperta, frutto del lavoro del progetto FOSSIL (Formation of the Outer Solar System: An Icy Legacy) tramite il potente Telescopio Subaru, introduce un elemento di complessità inatteso. L'orbita di Ammonite è ciò che lo rende così speciale e, per certi versi, problematico.
Classificato come "sednoide", è solo il quarto oggetto di questo tipo mai scoperto. I sednoidi sono corpi transnettuniani caratterizzati da orbite estremamente allungate e da un punto di massimo avvicinamento al Sole, o perielio, incredibilmente distante. Per Ammonite, questa distanza minima è pari a circa 71 volte quella che separa la Terra dal Sole. Le sue dimensioni stimate, tra i 220 e i 380 chilometri di diametro, lo rendono un oggetto di tutto rispetto in quella regione remota.
Ciò che sta facendo discutere la comunità scientifica è che l'orbita attuale di 2023 KQ14 non è allineata con quella degli altri tre sednoidi conosciuti. La teoria del Pianeta Nove si basa in gran parte sull'idea che le orbite anomale di diversi oggetti transnettuniani siano la conseguenza dell'influenza gravitazionale di un grande pianeta nascosto. Se questo pianeta esistesse, ci si aspetterebbe che le orbite di questi corpi fossero raggruppate in modo simile. La traiettoria anomala di Ammonite, invece, suggerisce uno scenario diverso. Come ha spiegato Yukun Huang del National Astronomical Observatory of Japan, a capo del team di ricerca, "il fatto che l'orbita attuale di 2023 KQ14 non si allinei con quelle degli altri tre sednoidi riduce la probabilità dell'ipotesi del Pianeta Nove".
Potrebbe significare che, se mai è esistito un nono pianeta, si trova molto più lontano di quanto ipotizzato, oppure che è stato espulso dal Sistema Solare miliardi di anni fa, lasciando dietro di sé queste orbite insolite come unica traccia del suo passaggio.
Le simulazioni al computer hanno permesso di ricostruire la storia orbitale di Ammonite, rivelando che la sua traiettoria è rimasta stabile per circa 4,5 miliardi di anni. Tuttavia, gli stessi calcoli suggeriscono che circa 4,2 miliardi di anni fa, all'alba del nostro sistema planetario, tutti e quattro i sednoidi conosciuti potrebbero aver seguito percorsi simili.
Questo implica che circa 400 milioni di anni dopo la nascita del Sistema Solare, un evento drammatico deve aver rimescolato le carte in quella regione periferica.