Scoperto un pianeta bizzarro: si autodistrugge con la sua stella

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HDblog.it Jul 04, 2025 · 2 mins read
Scoperto un pianeta bizzarro: si autodistrugge con la sua stella
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Nel cosmo esiste un angolo remoto, a circa 400 anni luce da noi, dove si sta consumando un dramma celeste quasi paradossale. Il protagonista è un pianeta di nome Hip 67522 b, un corpo celeste che, in un certo senso, sta mettendo in atto una forma di autolesionismo cosmico. Questo gigante gassoso, infatti, non è una vittima passiva della sua stella, ma sembra essere la causa principale della propria, lenta rovina. La sua orbita è così stretta e vicina alla sua stella madre che ne perturba il campo magnetico, spingendola a generare violente e potenti esplosioni di energia, i cosiddetti brillamenti. Queste stesse eruzioni si scagliano poi contro il pianeta, strappando via brandelli della sua atmosfera.

Questa scoperta, frutto del lavoro della missione Cheops dell'Agenzia Spaziale Europea e descritta sulla rivista Nature, ribalta una prospettiva consolidata. Finora, l'interazione tra stelle e pianeti era vista principalmente come un'azione a senso unico, con la stella a dettare le condizioni. Qui, invece, ci troviamo di fronte al primo caso documentato in cui è il pianeta a influenzare attivamente il comportamento della sua stella, innescando eventi che ne danneggiano la superficie.

Il pianeta Hip 67522 b è un mondo affascinante e fragile. Pur avendo dimensioni paragonabili a quelle di Giove, la sua densità è incredibilmente bassa, tanto da essere stata paragonata a quella dello zucchero filato. Questa sua natura eterea lo rende particolarmente vulnerabile.

Le radiazioni e il vento stellare, intensificati dai brillamenti che lui stesso provoca, stanno erodendo la sua tenue atmosfera a un ritmo impressionante. Gli scienziati prevedono che questo processo di "dimagrimento" forzato lo porterà, nel corso dei prossimi cento milioni di anni, a trasformarsi radicalmente, passando dalle dimensioni di un gigante gassoso a quelle di un pianeta molto più piccolo, forse simile a Nettuno o addirittura inferiore.

Per giungere a questa conclusione, gli astronomi hanno utilizzato un approccio investigativo meticoloso. Inizialmente, il telescopio spaziale Tess della Nasa aveva individuato la giovane stella Hip 67522, di appena 17 milioni di anni, notando dei brillamenti sospetti. È stato però l'intervento del telescopio spaziale Cheops, con la sua eccezionale precisione, a fornire la prova decisiva. Osservando la stella con attenzione, Cheops ha rilevato ben quindici brillamenti, e la scoperta cruciale è stata che questi eventi si verificavano proprio mentre il pianeta transitava davanti al disco stellare.

Questa perfetta sincronia ha permesso ai ricercatori di stabilire un legame diretto di causa-effetto, confermando che è proprio il passaggio ravvicinato del pianeta a scatenare la furia della sua stella.