Ma dove? Tutti i genitori che conosco me compreso hanno smesso di "vivere", ma quali aperitivi viaggi e palestre... pannolini, notti insonni, parchi pieni di bambini, casino molesto, scuola e compiti vorrai dire. E nonostante tutto non tornerei mai indietro. Gli svaghi diventano stupidaggini, le priorità cambiano. Poi certo, i fenomeni che hai descritto ci sono, ma non più di prima e anzi, ricordo genitori dei miei amichetti d'infanzia perennemente parcheggiati al bar, allora si che i bambini vagavano per le strade.
la verità è che il problema non è nè il telefono e nemmeno i social, il problema ha un nome che comincia con gen e finisce con itori. oggi i genitori non vogliono fare più nulla, li vedi in giro con gli amici dopo il lavoro mentre hanno portato i pargoli dalla scuola al campetto sportivo per tenerli più impegnati tutto il tempo, li vedi esasperati perchè fuori dalla loro confortzone fatta di chiacchiere con gli amici, viaggi, palestra, svaghi vari. li vedi non volersi prendere le proprie responsabilità da genitore. scuole, sport, conservatori ecc ecc visti ormai come parcheggi per portare i figli alle 7 e riprenderli alle 8 di sera. non c'è più il genitori che insegna il rispetto, che sta dietro dietro, che insegna cos'è giusto e cosa è sbagliato. e alla fine l'unica realtà che rimane è la strada, e la strada sappiamo com'è, la strada se non hai fondamenta ti manda in carcere se va tutto bene altrimenti ti manda da un'altra parte. tutta questa violenza che ormai colpisce i giovani semplicemente deriva dalla mancanza totale di autorità genitoriale che si sfocia nella compensazione del branco. poi in italia abbiamo anche un altro grande problema che si aggiunge, la magistratura e le leggi, non ha più paura nessuno delle conseguenze, carceri trasformate in hotel con la ps e la tv. prendersela con il telefono è solamente un altro modo italico di scaricare le proprie responsabilità
Questa "belva" da gara è estrema in tutto: Ford affronta la Pikes Peak con una Mach-E da oltre 1.400 CV