Mentre la missione del rover Perseverance della NASA festeggia il suo 1.500º giorno sul suolo marziano, un autoscatto apparentemente ordinario è diventato immediatamente un’icona della missione grazie a un ospite imprevisto: un piccolo dust devil che si muove sullo sfondo del paesaggio marziano. Lo riuscite a vedere nell'immagine in testata? Niente paura, a breve sarà tutto più chiaro.
L’immagine, realizzata il 10 maggio 2025, mostra non solo il rover, ma anche un piccolo vortice di polvere che si solleva all’orizzonte, rendendo lo scatto un raro esempio di fotografia “in diretta” della dinamica atmosferica di Marte.
Il selfie è frutto di una lunga e meticolosa operazione tecnica: ben 59 immagini sono state catturate dalla camera montata sull’estremità del braccio robotico del rover. Per ottenere l’inquadratura perfetta, il braccio ha eseguito 62 movimenti coordinati in circa un’ora. Il risultato? Un mosaico visivo che mostra non solo il paesaggio attorno a Witch Hazel Hill — una zona particolarmente interessante per la sua conformazione rocciosa — ma anche lo stesso Perseverance, ormai visibilmente coperto da uno strato di polvere.
Il dust devil, il protagonista inatteso dell'immagine, è stato immortalato a circa 5 chilometri di distanza, un dettaglio reso possibile dalla limpidezza del cielo marziano e dall’inclinazione favorevole del Sole. Si tratta di un fenomeno atmosferico piuttosto comune su Marte, ma è raro che venga fotografato così nitidamente in un’immagine destinata a tutt’altro scopo. “Avere il vortice sullo sfondo rende questa foto un classico,” ha commentato l’esperta di imaging Megan Wu della Malin Space Science Systems.
La zona immortalata si trova sul bordo occidentale del cratere Jezero, dove il rover è attivo da dicembre 2024. Qui, Perseverance sta esaminando strati di roccia che potrebbero offrire nuove risposte sulle condizioni climatiche antiche del pianeta rosso. Proprio in questo sito, infatti, è stato estratto l’ultimo campione attraverso una perforazione ben visibile nella foto.
La missione continua a fornire dati preziosi: in oltre quattro anni, Perseverance ha percorso più di 36 chilometri, analizzato 37 rocce e raccolto 26 carote di materiale. Non è la prima volta che il rover regala immagini suggestive: nei mesi scorsi ha documentato l’unione di due dust devil, ha catturato il sorgere della luna marziana ed è diventato il primo veicolo a osservare aurore dal suolo di un altro pianeta.
A livello ingegneristico, Perseverance mostra i segni del tempo, con pannelli impolverati e componenti visibilmente erosi, ma il team della NASA assicura che gli strumenti a bordo sono ancora pienamente operativi. “Possiamo anche essere un po’ impolverati, ma la nostra bellezza va oltre l’aspetto esteriore,” ha dichiarato Art Thompson, project manager della missione presso il Jet Propulsion Laboratory.