Serie A, riforma dei diritti tv del calcio: la bozza sarà resa pubblica a settembre

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HDblog.it Aug 27, 2025 · 2 mins read
Serie A, riforma dei diritti tv del calcio: la bozza sarà resa pubblica a settembre
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Il Governo Meloni si prepara a presentare una riforma di ampio respiro sui diritti televisivi del calcio. A confermarlo è stato il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, che al Meeting di Rimini ha anticipato la tempistica e i contenuti principali del decreto. La bozza, ha spiegato, sarà resa pubblica a settembre, dopo il confronto in corso con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i due dicasteri direttamente coinvolti nel processo.

IL NUOVO QUADRO NORMATIVO

Il testo rappresenterà un disegno di legge delega e aprirà quindi a un percorso parlamentare che consentirà a tutti i soggetti interessati di contribuire alla definizione delle nuove regole. L’intervento normativo riguarderà la gestione dei diritti audiovisivi del calcio e il principio di mutualità, strettamente collegato anche al tema delle infrastrutture sportive.

"Stiamo ultimando i confronti con il Mef e il ministero del Made in Italy, che sono le due entità direttamente coinvolte, a settembre questa bozza verrà presentata ufficialmente", ha dichiarato Abodi.

Questo vuol dire l’inizio di un percorso, perché questo è un disegno di legge delega che avrà un suo iter e che consentirà a tutti di poter dare un contributo, fermo restando che noi abbiamo un’idea di che cosa debba rappresentare una nuova norma che stabilisce le nuove regole sulla gestione dei diritti audiovisivi del calcio, la mutualità del sistema, collegati anche al miglioramento delle infrastrutture

MUTUALITÀ E INFRASTRUTTURE

Secondo Abodi, la mutualità oggi applicata in Italia risulta la più bassa d’Europa e necessita di un ripensamento complessivo. "Noi dovremmo mettere in condizione tutti, anche i vertici del calcio, ovvero la Serie A, di migliorare il montante", ha spiegato il ministro, sottolineando come la percentuale destinata alle altre Leghe debba avere una finalità precisa: contribuire al miglioramento delle infrastrutture, allo sviluppo dei settori giovanili e alla qualità complessiva del prodotto calcio.

Il riferimento diretto è anche agli stadi, nodo centrale in vista di EURO 2032. Proprio sugli impianti sportivi, il Governo intende incentivare investimenti e progetti di ammodernamento, in linea con le anticipazioni già emerse nei mesi scorsi.

LA REVISIONE DELLA ''NO SINGLE BUYER RULE''

Un altro punto chiave della riforma riguarda la cosiddetta "no single buyer rule", il principio che obbliga a non vendere i diritti tv a un solo operatore. Su questo fronte, Abodi ha anticipato l’intenzione di modificarne l’impianto:

Rispetto alla no single buyer rule ovvero l’obbligo a non vendere a un solo operatore, nell’ottica di consentire alla Serie A di essere dinamica, flessibile e commercialmente più efficace, abbiamo proposto nella bozza di togliere questo vincolo, anche perché rispetto a quando è stata elaborata la legge sono cambiate tante cose.

La riforma dei diritti audiovisivi si inserisce dunque in una strategia più ampia, che mira a rendere sostenibile e competitivo il sistema calcistico italiano, rafforzando il rapporto con i tifosi e rilanciando il valore economico e sociale dello sport.