Shanghai, un intero isolato storico si sposta grazie ai robot | Video

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HDblog.it Jun 30, 2025 · 2 mins read
Shanghai, un intero isolato storico si sposta grazie ai robot | Video
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Nel cuore pulsante di Shanghai, un intero isolato che ha attraversato un secolo di storia è stato letteralmente sollevato da terra e messo in cammino. E se non ci credete continuate nella lettura, perché c'è anche un video che testimonia il tutto.

Il complesso di Huayanli, un gioiello architettonico in stile Shikumen risalente agli anni '20 e '30, ha intrapreso un viaggio temporaneo per consentire la costruzione di un moderno snodo sotterraneo che includerà un centro commerciale, parcheggi e collegamenti con la metropolitana su una superficie di 53.000 metri quadrati. Questa operazione non ha richiesto la demolizione del prezioso patrimonio, ma una sua temporanea ricollocazione, mostrando un deciso approccio all'avanguardia nella gestione urbana.

L'idea di spostare grandi strutture non è del tutto nuova e affonda le radici in imprese ingegneristiche quasi leggendarie. Basti pensare al 1930, quando la sede di sette piani della Indiana Bell fu ruotata di 90 gradi nell'arco di un mese senza mai interrompere le attività lavorative al suo interno, con tanto di impiegati, operatori e dirigenti che entravano e uscivano come se nulla fosse. L'elettricità, l'acqua e persino le linee telefoniche rimasero sempre attive. O ancora, il caso del Fairmount Hotel in Texas che, nel 1985, fu caricato su carrelli e trasportato per sei isolati, un'impresa che con le sue 1.450 tonnellate detiene ancora oggi il Guinness dei primati per l'edificio più pesante mai spostato su ruote.

Tuttavia, la tecnica impiegata a Shanghai segna un nuovo capitolo in questo campo. Guardiamo il video pubblicato dal sito informatico SCMP.

L'intero complesso di Huayanli, con una massa di 8.270 tonnellate e un'area di 4.030 metri quadrati, è stato affidato a un esercito di 432 minuscoli "robot camminatori" idraulici. Ciascuno di questi martinetti modulari omnidirezionali è in grado di sollevare circa 10 tonnellate. Il loro movimento, apparentemente lento a una velocità di circa 10 metri al giorno, è in realtà una danza sincronizzata di altissima precisione. Un'unità di controllo centralizzata basata sull'AI ha coordinato l'equilibrio e gli spostamenti, analizzando in tempo reale i dati provenienti da sensori che monitoravano pressione, vibrazioni e allineamento, garantendo che la struttura centenaria non subisse alcun danno.

Il progetto ha preso il via alla fine del 2023, quando il complesso è stato spostato per fare spazio al cantiere. Il suo viaggio di ritorno verso le fondamenta originali è iniziato il 19 maggio di quest'anno e si è concluso con successo il 7 giugno, dopo diciannove giorni di lento ma inesorabile cammino.