Dimenticate i classici passaggi tra ricerche su browser, carrelli virtuali e form di pagamento: Per chi usa Perplexity, l'esperienza online si trasformerà molto presto trasforma grazie alla nuova alleanza con PayPal. L’obiettivo? Rendere lo shopping, la prenotazione di viaggi e l’acquisto di biglietti un’attività semplice come fare una domanda in chat.
E' bene dire subito che la funzione, purtroppo, sarà disponibile inizialmente negli Stati Uniti già a partire dall’estate, ma non si esclude una sua rapida espansione ad altri mercati. La novità permetterà agli utenti abbonati a Perplexity Pro di cercare un prodotto o un servizio e completare l'acquisto nello stesso momento, senza mai uscire dalla finestra della conversazione. Basterà chiedere qualcosa come “trova scarpe da running sotto i 100 euro” o “prenota un weekend a Barcellona”, e il sistema non solo fornirà una selezione di opzioni, ma permetterà anche di pagare subito grazie all’integrazione con PayPal.
Un elemento chiave di questa novità è l’utilizzo del sistema “passkey” di PayPal, pensato per rendere ogni transazione non solo più veloce, ma anche più sicura. In pratica, l’utente potrà autorizzare pagamenti con un solo tocco, senza dover digitare password o compilare moduli. Un’ottimizzazione che semplifica e accelera un processo solitamente dispersivo, grazie a un’AI che si comporta sempre più come un vero assistente personale.
Ma non è solo questione di comodità, infatti, l’integrazione tra questi due colossi segna una tappa importante nell’evoluzione del cosiddetto “agentic commerce”: un modello in cui l’AI non si limiterà a suggerire cosa acquistare, ma si farà carico di tutta la procedura. Dalla ricerca iniziale alla scelta, dal pagamento alla tracciabilità della spedizione, fino alla gestione delle ricevute: tutto avverrà senza che l’utente debba uscire dalla chat.
Nell'attesa di sapere quando la funzione arriverà anche in Italia, ricordiamo che Perplexity ha recentemente svelato una strategia ambiziosa che la porterà a competere direttamente con Google. Con l'imminente lancio del browser web Comet l'azienda punta a raccogliere una vasta quantità di dati sull'attività online degli utenti. L'obiettivo è quello di comprendere più a fondo le preferenze e le abitudini degli individui per poter offrire inserzioni pubblicitarie "iper-personalizzate".