Si può portare il powerbank in aereo? La situazione dei controlli in Italia

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HDblog.it Jun 06, 2025 · 2 mins read
Si può portare il powerbank in aereo? La situazione dei controlli in Italia
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Non è un caso che le regole più ferree siano state adottate in questi ultimi mesi dalle compagnie aeree asiatiche: qui si sono infatti registrati gli incidenti più eclatanti - fortunatamente senza conseguenze - che hanno portato i vettori a rivedere le norme per garantire la massima sicurezza ai passeggeri.

Singapore Airlines ad esempio considera i powerbank alla stregua delle classiche pile. Devono essere trasportate nel bagaglio a mano (non in stiva) e non possono superare i 12V e 100Wh. Ogni passeggero può trasportarne un massimo di due. In più, è obbligatorio che il powerbank sia riposto all'interno della sua confezione originale o, in alternativa, bisogna coprire le parti metalliche o chiudere il dispositivo all'interno di una borsa di plastica.

Discorso analogo per Korean Air, che secondo le normative IATA sulle merci pericolose riconosce il diritto di trasportare batterie al litio esclusivamente in cabina (ma non nella cappelliera) purché con capacità inferiore a 100Wh (o tra 100 e 160Wh avvisando il personale di terra) e avvolte in nastro isolante o riposte in sacchetti di plastica trasparenti.

Come si può osservare, le regole delle compagnie aeree sono molto simili tra loro in quanto fanno proprie le norme IATA ed EASA, differiscono tuttavia per piccoli dettagli che possono fare la differenza nel momento in cui ci si trova al banco del check-in, soprattutto se si ha in programma un viaggio per cui si devono utilizzare diversi vettori. La sensazione è che si stia cercando di andare verso una maggiore uniformità così da permettere ai passeggeri di avere idee più chiare su ciò che si può e non si può trasportare in volo e alle compagnie aeree di garantire la maggior sicurezza possibile.

Ad oggi, però, regna ancora la confusione, perché i controlli e le decisioni sul togliere o meno dalla valigia un powerbank risultano essere ancora troppo soggettivi. Il via libera alla medesima batteria dipende dal Paese, dall'aeroporto, persino dall'inserviente alla sicurezza: una situazione, insomma, che non fa altro che creare maggior caos e rallentare le procedure di controllo.

Come si diceva, la sensazione è che qualcosa stia cambiando, Italia inclusa). Chi scrive è appena tornato da un viaggio all'estero: a Orio al Serio i controlli sul powerbank sono stati ferrei (nel mio caso personale è da 20.000mAh/74Wh), con tanto di check di approfondimento manuale del bagaglio a mano da parte del responsabile alla sicurezza. Al ritorno, durante l'ultimo scalo a Copenhagen, lo zaino è stato nuovamente sottoposto a ulteriore controllo: ad aver procurato allarme non è stato il powerbank (passato inosservato), ma un innocente barattolo di piselli e carotine... (sequestrato, addio cena).