Si spegne MethaneSAT, la sentinella del clima sostenuta da Bezos e Google

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HDblog.it Jul 03, 2025 · 2 mins read
Si spegne MethaneSAT, la sentinella del clima sostenuta da Bezos e Google
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Si è conclusa in modo inaspettato e prematuro la missione di MethaneSAT, uno dei più avanzati satelliti per il monitoraggio dei gas serra, che ha cessato le operazioni dopo poco più di un anno dal suo lancio. Questo progetto ambizioso, nato per fornire una trasparenza senza precedenti sulle emissioni di metano, si è interrotto bruscamente, lasciando la comunità scientifica a fare i conti con una perdita significativa, ma anche con un bagaglio di dati preziosi.

L'avventura di MethaneSAT era iniziata nel marzo del 2024, a bordo di una missione Transporter-10 di SpaceX. L'obiettivo era nobile e cruciale per la lotta al cambiamento climatico: individuare e misurare con precisione le emissioni di metano su scala globale, con un'attenzione particolare a quelle derivanti dall'industria del petrolio e del gas. Il metano, pur essendo meno noto della CO2, è un gas serra incredibilmente potente, con una capacità di intrappolare il calore nell'atmosfera dalle 20 alle 30 volte superiore. Agisce come una spessa coperta che avvolge il nostro pianeta, stazionando a un'altitudine compresa tra gli otto e i quindici chilometri. La missione, quindi, si proponeva di fornire dati accessibili a tutti per verificare in modo indipendente i rapporti sulle emissioni forniti dalle industrie, uno strumento fondamentale per guidare le politiche ambientali.

Dietro a questo occhio vigile in orbita c'era una collaborazione di alto profilo. Il progetto, dal costo di circa 88 milioni di dollari (circa 82 milioni di euro), è stato sviluppato e gestito dall'organizzazione no-profit Environmental Defense Fund (EDF), ma ha visto il sostegno di partner di primissimo piano, tra cui il Bezos Earth Fund del fondatore di Amazon, Google e l'Agenzia Spaziale della Nuova Zelanda. Un consorzio eterogeneo unito dallo scopo comune di portare alla luce un inquinante invisibile ma dannoso.

La doccia fredda è arrivata il primo luglio, quando l'EDF ha comunicato ufficialmente la fine delle operazioni. "Venerdì 20 giugno, le operazioni della missione MethaneSAT hanno perso il contatto con il satellite", si legge nella nota. "Dopo aver tentato ogni opzione per ripristinare le comunicazioni, abbiamo appreso che il satellite ha perso potenza e che è probabilmente irrecuperabile". Una notizia difficile, che segna la fine prematura di un progetto all'avanguardia.

Nonostante la delusione per l'interruzione della missione, l'impegno non si ferma. I responsabili del progetto hanno sottolineato che i dati raccolti durante i mesi di attività verranno comunque elaborati e resi pubblici.

"Continueremo a processare i dati che abbiamo recuperato dal satellite e rilasceremo nei prossimi mesi ulteriori scene di emissioni su scala regionale dalla produzione globale di petrolio e gas", hanno assicurato dall'EDF.

Questo patrimonio informativo rappresenta un successo scientifico e tecnologico importante, un'eredità che potrà essere sfruttata da altre missioni e che ha già dimostrato la validità della tecnologia sviluppata.