Skincare estate 2025: le 6 cose da fare per preparare la pelle all’abbronzatura (senza spellature)

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(La redazione di fem) Jun 06, 2025 · 8 mins read
Skincare estate 2025: le 6 cose da fare per preparare la pelle all’abbronzatura (senza spellature)
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L'abbronzatura perfetta non si improvvisa. Dietro ogni pelle dorata e luminosa c'è una routine skincare ben studiata. Dimenticate le scottature e le spellature: l'estate 2025 è all'insegna di una bellezza consapevole e naturale. Preparare la pelle al sole significa prendersene cura con attenzione, adottando piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza. Ecco come fare.

Capelli d'estate, come proteggerli dal sole e trattarli. I consigli della dermatologa

1. Conoscere la pelle prima dell'esposizione

Prima ancora di parlare di SPF, oli o doposole profumati, c’è una domanda che dovreste farvi: che tipo di pelle ho? No, non parliamo solo di “secca” o “mista”, ma del vostro fototipo, ovvero di come la vostra pelle reagisce naturalmente al sole. E capire a quale categoria appartenete è il primo passo per abbronzarvi in modo sicuro e uniforme, senza ustioni o discromie.
In dermatologia si identificano sei fototipi, e ognuno risponde in modo diverso ai raggi UV:

  • Fototipo I: pelle molto chiara, spesso con lentiggini, occhi azzurri o verdi e capelli biondi o rossi. Si scotta sempre e non si abbronza praticamente mai. Serve una protezione solare altissima (SPF 50+), sempre.
  • Fototipo II: pelle chiara, occhi chiari o castani, capelli biondo scuro o castani. Si scotta facilmente e si abbronza con difficoltà. Anche qui, SPF alto (50) e massima attenzione ai primi giorni di sole.
  • Fototipo III: pelle medio-chiara, capelli e occhi castani. Può scottarsi ma si abbronza gradualmente. SPF da 30 a 50, con maggiore libertà col passare dei giorni.
  • Fototipo IV: pelle olivastra, occhi e capelli scuri. Raramente si scotta e si abbronza velocemente. SPF 20-30, ma attenzione comunque ai raggi UV più intensi.
  • Fototipo V: pelle scura, occhi e capelli molto scuri. Si scotta raramente e si abbronza molto facilmente. SPF medio (15-20), da usare comunque con costanza.
  • Fototipo VI: pelle nera, non si scotta mai, ma attenzione: non significa che non serva protezione. I raggi UV colpiscono tutti i tipi di pelle, anche quelli più pigmentati. SPF 15 sempre consigliato.

Conoscere il proprio fototipo è fondamentale non solo per scegliere la giusta crema solare, ma anche per impostare un'esposizione graduale e sicura. Per esempio, se siete fototipo I o II, meglio evitare le ore centrali della giornata (sì, anche se siete in vacanza) e iniziare con esposizioni brevi. Al contrario, se siete fototipo IV o V, potete permettervi più libertà, ma senza mai rinunciare a una protezione efficace.
Morale della favola: non c’è pelle che il sole non possa danneggiare se non è preparata a dovere. Quindi, prima di tutto, conoscetela. Poi, proteggetela. E solo dopo, godetevela.

2. Idratare: la chiave per una pelle luminosa (davvero)

Dimenticate il mito per cui bere “tanta acqua” basti a idratare la pelle. Sì, l’idratazione parte anche da dentro, ma non finisce lì. Se volete arrivare all’estate con la pelle che riflette la luce meglio di un reel durante la golden hour, è il momento di mettere in atto una strategia d’idratazione seria. E no, non è complicato: serve solo costanza e i prodotti giusti.

Cominciamo dall’interno

Bere almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno è una buona base, ma potete fare di più: integrate nella dieta cibi ad alto contenuto d’acqua come cetrioli, anguria, zucchine, fragole e lattuga. Non solo aiutano a mantenere il corpo idratato, ma apportano anche vitamine e antiossidanti che fanno bene alla pelle.

Poi si passa alla skincare

Qui entra in scena il doppio gioco: idratazione + trattenimento dell’idratazione. Cosa significa? Che non basta mettere una crema qualsiasi e sperare nel miracolo. Dovete usare:

  • Ingredienti umettanti come acido ialuronico, glicerina o pantenolo: attirano l’acqua negli strati superficiali della pelle.
  • Ingredienti emollienti come burro di karité, squalano o oli vegetali leggeri (es. jojoba o mandorla): ammorbidiscono e nutrono.
  • Ingredienti occlusivi come ceramidi o dimeticone: sigillano l’idratazione, evitando che l’acqua evapori.

E no, non serve usarli tutti in un unico prodotto: potete stratificarli. Un siero all’acido ialuronico seguito da una crema ricca ma leggera è già un combo da applausi.

La costanza è tutto

Siate fedeli al vostro rituale, mattina e sera. E se siete già sotto il sole? Un’acqua termale spray in borsa può essere la vostra arma segreta per rinfrescare e idratare in un gesto. Dopo l’esposizione, invece, non saltate mai il doposole: serve a lenire, ma anche a mantenere la pelle elastica e morbida, prolungando l’abbronzatura.

3. Esfoliare: il vero inizio della vostra glow-up estiva

Se pensate che esfoliare sia solo un gesto da “skincare addicted”, ripensateci. L’esfoliazione è il primo passo concreto verso un’abbronzatura uniforme, dorata e duratura. Perché? Semplice: elimina le cellule morte che si accumulano sulla superficie della pelle e che, se ignorate, rendono il colorito disomogeneo e spento.
Il trucco sta tutto nella delicatezza. Dite no a scrub troppo aggressivi o a spazzole da combattimento: non stiamo preparando la pelle per una battaglia, ma per brillare sotto il sole. Meglio scegliere uno scrub a grana fine (quelli a base di zucchero o polveri naturali sono perfetti) da usare una o massimo due volte a settimana. Il risultato? Una pelle più liscia, morbida e pronta a catturare ogni raggio di sole come un pannello solare di nuova generazione.
E non dimenticate: esfoliare non significa “sfregare a caso”. Massaggiate con movimenti circolari, insistete su gomiti, ginocchia e caviglie (le zone più “testarde”) e, una volta risciacquato tutto, idratate subito per sigillare il risultato. La vostra pelle vi risponderà con uno scintillio naturale che nemmeno il filtro “golden hour” riuscirebbe a replicare.

4. Usare la protezione solare: il vostro alleato quotidiano (non solo in spiaggia)

Parliamoci chiaro: l’SPF non è un’opzione, è un obbligo morale. E no, non basta spalmarlo solo quando siete in spiaggia con la borsa in paglia e il telo a righe. La protezione solare è una questione di tutti i giorni, a prescindere da dove siete o da che tempo fa. Perché i raggi UV non vanno in vacanza, nemmeno quando siete sotto l’ombrellone o camminate in città.
Scegliete un filtro solare con un SPF adeguato al vostro fototipo (sì, conoscere il vostro fototipo conta: se siete fototipo 1 o 2, andate sul 50+ senza esitazione). Applicatelo almeno 20-30 minuti prima di uscire e riapplicatelo ogni due ore, soprattutto se sudate, fate il bagno o vi rotolate sulla sabbia stile sirenetta.
E poi ci sono le zone dimenticate: orecchie, dorso delle mani, piedi, collo, parte posteriore delle ginocchia. Quelle che “tanto non si vedono”, ma che poi vi fanno pentire tutto con scottature da manuale. Ricordate: proteggere non significa solo evitare di scottarsi, ma prevenire l’invecchiamento cutaneo, le macchie solari e tutto ciò che non vogliamo vedere nello specchio post-vacanze. SPF oggi, glow domani.

5. Fare attenzione ad alimentazione & integratori: la vostra abbronzatura comincia in cucina

Sì, anche quello che mettete nel piatto fa la differenza. Se volete un’abbronzatura uniforme, luminosa e che duri anche dopo il rientro, la parola chiave è: antiossidanti. Sono loro i supereroi della pelle esposta al sole, e li trovate in alimenti ricchi di betacarotene e vitamine C ed E.
Quindi via libera a carote, albicocche, mango, pomodori, spinaci, frutti rossi, peperoni. Inseriteli ogni giorno nella vostra dieta, magari in smoothie freschi o insalate colorate, e cominciate almeno due settimane prima delle prime esposizioni al sole. Non solo miglioreranno il tono della pelle, ma la aiuteranno anche a difendersi meglio dai danni ossidativi dei raggi UV.
E se volete dare una marcia in più, potete pensare agli integratori solari. Quelli a base di betacarotene, astaxantina, licopene o vitamina E sono pensati proprio per “preparare” la pelle all’esposizione. Ovviamente, non sostituiscono mai la protezione solare vera e propria, ma la affiancano: un po’ come mettere la base prima del trucco. Non si vede, ma fa tutta la differenza.

6. Scegliere la skincare da viaggio: cosa portare in vacanza

Vacanze in vista? Fantastico. Ma prima di chiudere la valigia e dedicarvi al countdown su Instagram, fermatevi un attimo: la vostra pelle ha qualcosa da dire. Anche in estate e lontano da casa, la skincare non va in stand-by. Anzi: tra caldo, sole, vento e salsedine, è proprio il momento in cui ha più bisogno di attenzioni.
Non servono dieci prodotti, basta un beauty case snello ma ben pensato. Il segreto è scegliere formule leggere, multitasking e ovviamente adatte al clima vacanziero.
Ecco il kit essenziale da infilare nel beauty prima di partire:

  • Detergente delicato: in mousse, gel o solido, l'importante è che sia soft ma efficace. Serve a rimuovere sudore, impurità e SPF accumulato durante il giorno senza seccare la pelle.
  • Crema idratante leggera: sceglietela idratante ma non pesante, magari con acido ialuronico o aloe, così la pelle resta morbida e fresca anche con 35 gradi all’ombra.
  • Protezione solare viso SPF 30 o 50: da mettere ogni mattina, anche quando siete solo in giro per mercatini. Il sole non va in vacanza.
  • Stick solare per zone sensibili: labbra, naso, orecchie, contorno occhi… quelle zone che ci dimentichiamo sempre e che poi si arrossano per prime.
  • Dopo-sole lenitivo: gel d’aloe, crema idratante doposole o spray rinfrescante. Serve a riparare, lenire e coccolare la pelle dopo una giornata intensa di mare e sole.

L’idea è semplice: pochi prodotti, ma scelti bene. E ogni gesto, anche il più veloce, diventa parte di un piccolo rituale che vi accompagna ovunque, tra tramonti, risate e sabbia tra le dita. Perché il glow migliore è quello che vi portate a casa. E no, non si compra in aeroporto.