Nel mondo della domotica, per anni gli utenti si sono scontrati con un muro frustrante: la frammentazione. Dispositivi che non comunicano tra loro, standard incompatibili e sistemi chiusi hanno frenato la vera evoluzione della casa intelligente. Ora, un'iniziativa presentata al Global Smart Ecosystem Summit (GSES) di Guangzhou promette di cambiare radicalmente le regole del gioco.
Grazie alla collaborazione tra il colosso cinese Heungkong Group, Tantron Group (TTG) e oltre venti marchi di fama mondiale, è stato svelato un ecosistema che abbatte finalmente queste barriere. Il cuore di questa svolta è una tecnologia chiamata Universal Gateway, un vero e proprio "traduttore poliglotta", come lo ha definito il fondatore di TTG, Yao Minghai. Questo sistema permette a dispositivi che "parlano lingue diverse", come quelli basati sui protocolli Matter, PLC e Zigbee, di interagire e sincronizzarsi in tempo reale, senza più ostacoli.
Giganti europei come la svizzera V-ZUG e la tedesca Gaggenau, insieme a leader giapponesi come Panasonic e scandinavi come ASKO, hanno unito le forze con le aziende cinesi per creare uno standard realmente condiviso.
Xu Xiaojian di Gaggenau ha annunciato che, per la prima volta nella sua storia, il brand integrerà pienamente i suoi prodotti in un ecosistema di terze parti, supportando sia il protocollo Matter sia quello del progetto Heungkong No.1. Allo stesso modo, V-ZUG ha avviato scambi tecnici settimanali con i partner cinesi, una novità assoluta per l'azienda elvetica, mentre ASKO ha celebrato l'unione tra "l'ingegneria nordica e il design delle piattaforme cinesi di nuova generazione".
La dimostrazione pratica di questa visione è il progetto "Heungkong No.1", che stabilisce un nuovo punto di riferimento globale per la vita intelligente. Per la prima volta, si realizza un'integrazione a livello di scenario tra dispositivi di marche diverse, si offre una piattaforma di servizi per l'intero ciclo di vita della casa intelligente e si integra profondamente l'AI con capacità di autoapprendimento.
Come ha sottolineato Tan Jianrong dell'Accademia Cinese di Ingegneria, passare dall'intelligenza del singolo dispositivo a quella di un intero ecosistema connesso è un salto trasformativo, paragonabile al passaggio dai vecchi cellulari agli smartphone. Durante il summit è stata anche presentata la "Global Joint Initiative on Full-Link Smart Home Ecosystems", un documento basato su dieci principi che affrontano temi primari come l'interoperabilità, la proprietà dei dati dell'utente e la sostenibilità tecnologica, ponendo le basi per uno sviluppo etico e responsabile dell'AI nel contesto domestico.