Si sta rivelando un periodo piuttosto difficile per il mercato smartphone europeo: le ultime analisi di Canalys, relative al secondo trimestre del 2025, mostrano una situazione in contrazione piuttosto consistente rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Le unità vendute complessivamente si fermano a 28,7 milioni, circa il 9,1% in meno del 2024. Gli analisti citano uno scenario economico generale poco favorevole, in cui i consumatori tendono a “tirare i remi in barca”, per così dire, e aspettare periodi migliori.
È anche doveroso sottolineare che il secondo trimestre è storicamente un po’ fiacco, in attesa della seconda metà dell'anno, in cui arrivano alcuni degli smartphone più desiderati, pensiamo per esempio agli iPhone; e poi naturalmente c’è tutta la stagione degli acquisti natalizi.
Ci sono stati però anche alcuni fattori esterni non dipendenti necessariamente dalla situazione economica internazionale: in particolare, le nuove regole dell’Unione Europea sulle etichette e certificazioni energetiche hanno escluso alcuni dispositivi molto popolari, per esempio il Galaxy A06 di Samsung, che guarda caso ha registrato uno dei cali più significativi. Beninteso, il colosso sudcoreano rimane il leader assoluto, con 10,3 milioni di unità vendute, ma equivalgono al 10% netto in meno rispetto all’anno scorso. In seconda posizione troviamo Apple, con 6,9 milioni di iPhone venduti, e in calo su base annua che equivale al 4%.
Per Xiaomi, che con 5,4 milioni di device venduti arriva sul terzo gradino del podio, la situazione è un po’ particolare: nel complesso il calo è stato del 4%, ma inspiegabilmente in Italia ha osservato una crescita di addirittura il 50% del giro di un solo anno. Completano la top 5 Motorola, che ha avuto un vero tracollo (-18%), e HONOR, l’unica in positivo della top 5, con un +11%. Le due società hanno venduto rispettivamente 1,5 e 0,9 milioni di smartphone.
Nel complesso il settore smartphone europeo è sempre più “oligarchico”, per così dire. I primi cinque brand da soli rappresentano l’87% di tutte le vendite, che è un record; peraltro, le prime tre hanno un distacco molto significativo rispetto alle altre due. Canalys prevede che il 2026 sarà in crescita, se non altro, soprattutto per la necessità di rinnovare il parco dispositivi nella fascia più bassa e per le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale che dovrebbero diventare mature e allettanti a sufficienza per catturare l’attenzione del grande pubblico.