Il prossimo chipset di punta di Qualcomm, lo Snapdragon 8 Elite 2, ha fatto la sua prima apparizione su Geekbench con più di un mese di anticipo rispetto al lancio ufficiale, previsto durante lo Snapdragon Summit. Il benchmark, individuato su un dispositivo Samsung con sigla SM-S947U – presumibilmente il futuro Galaxy S26 Edge – offre un primo assaggio delle prestazioni, sebbene il processore non stesse operando alla sua massima potenza.
Nel test su Geekbench 6.4, il chip ha ottenuto un punteggio di 3.393 in single-core e 11.515 in multi-core. Si tratta di un incremento di circa il 9% in single-core rispetto allo Snapdragon 8 Elite dello scorso anno, un miglioramento solido ma non rivoluzionario come ipotizzato da alcuni leak precedenti.
Tuttavia, il dettaglio cruciale emerso dal test è che il processore non stava lavorando a pieno regime. Il core prime della CPU era infatti limitato a 4,0GHz, una frequenza ben al di sotto del suo potenziale massimo di 4,74GHz. Ciò indica che c'è ancora un notevole margine di performance inespresso, una condizione comune per l'hardware in fase di pre-rilascio.
Il benchmark conferma inoltre alcune caratteristiche tecniche: lo Snapdragon 8 Elite 2 manterrà una configurazione della CPU a 6+2 core e includerà il supporto al nuovo set di istruzioni SME (Scalable Matrix Extensions), che dovrebbe ottimizzare i carichi di lavoro legati a intelligenza artificiale e machine learning. Il prototipo di Galaxy S26 Edge utilizzato per il test era equipaggiato con 12 GB di RAM e Android 16.
Pur non avendo ancora un confronto diretto con il suo vero rivale, il Dimensity 9500, questi primi risultati mostrano già un vantaggio significativo sull'Exynos 2600 di Samsung (che ha ottenuto punteggi di 2.155 e 7.788), e questo nonostante, come detto, il chip Qualcomm non stesse operando alla sua massima frequenza. Le premesse per il prossimo top di gamma di Qualcomm appaiono quindi decisamente promettenti.