Tom Conrad, da poco diventato CEO permanente di Sonos, ha annunciato che l'azienda sarà costretta ad aumentare i prezzi di alcuni dei suoi prodotti nel corso di quest'anno, a causa dell'impatto dei nuovi dazi doganali imposti dall'amministrazione Trump. La dichiarazione è arrivata durante la presentazione dei risultati finanziari trimestrali, che hanno registrato un fatturato di 344,8 milioni di dollari e una perdita netta di 3,4 milioni.
Conrad ha spiegato che l'incertezza legata alle tariffe rappresenta la sfida più significativa a breve termine per l'azienda. Quasi tutta la produzione di Sonos destinata al mercato statunitense avviene in Vietnam e Malesia, due paesi che, secondo le ultime notizie, dovranno affrontare aliquote tariffarie rispettivamente del 20% e del 19%.
Nonostante Sonos stia lavorando a stretto contatto con i suoi partner produttivi e i canali di distribuzione per "condividere i costi dei dazi", il CEO ha ammesso che "è diventato chiaro che dovremo aumentare i prezzi di certi prodotti entro la fine dell'anno", specialmente alla luce di un trimestre che si è chiuso con una perdita netta di 3,4 milioni di dollari. Conrad non ha specificato quali prodotti saranno interessati né l'entità dei rincari, ma ha chiarito che la strategia di prezzo sarà flessibile e mirata a ottimizzare il profitto, tenendo conto delle reazioni dei consumatori e delle mosse della concorrenza.
Per giustificare il valore dei propri dispositivi a fronte di un inevitabile aumento dei costi, Conrad ha anche evidenziato i recenti e continui aggiornamenti software gratuiti che arricchiscono l'ecosistema Sonos. Tra questi, ha citato la funzione di TV audio swap multiutente e l'ottimizzazione TrueCinema per le cuffie Ace, oltre a un recente miglioramento del parlato basato su AI per la soundbar Arc Ultra.
In ogni caso, la situazione di Sonos evidenzia come le attuali politiche commerciali stiano avendo un impatto diretto sui prezzi dell'elettronica di consumo, costringendo le aziende a trasferire, almeno in parte, i costi aggiuntivi sugli acquirenti, nonostante i tentativi dell'amministrazione Trump di camuffare questi costi per l'utente finale.
Hosting e Dominio: le Migliori Soluzioni nel 2025