Negli anni ’90, chiunque abbia avuto un PC con Windows 95 ricorda bene il flipper digitale 3D Pinball – Space Cadet, un passatempo diventato iconico quasi quanto il Solitario. Dietro a quel gioco semplice e colorato, però, si nascondeva un’anomalia tecnica curiosa: un bug che, in teoria, poteva spingere il titolo a girare a velocità folli, arrivando a 5.000 fotogrammi al secondo.
A raccontarlo è stato Dave Plummer, ex ingegnere Microsoft e creatore di diversi strumenti di Windows, che sul suo canale YouTube ha svelato un dettaglio rimasto nascosto per decenni.
Secondo Plummer, il motore grafico del gioco non includeva un limite al numero di frame da disegnare. All’epoca del suo sviluppo, su un processore MIPS R4000 da 200 MHz, la resa si assestava intorno ai 60–90 FPS, un risultato più che buono per i computer dell’epoca.
Ma con l’arrivo di macchine sempre più potenti, quel difetto di progettazione si è trasformato in una stranezza: il titolo continuava a disegnare fotogrammi senza sosta, saturando un intero core della CPU e raggiungendo valori mai visti prima in un videogioco, anche se del tutto inutilizzabili senza schermi e hardware adeguati.
Plummer ha spiegato che, a distanza di anni, qualcuno si accorse che il gioco impegnava costantemente un processore moderno solo per animare la pallina e i bumper. È qui che si è scoperto l’incredibile: Space Cadet poteva arrivare a circa 5.000 FPS, una frequenza assurda che nemmeno i monitor del 2025 sono in grado di gestire.
Per evitare che la situazione sfuggisse di mano, Raymond Chen, un altro ingegnere Microsoft, decise di imporre un tetto massimo di 100 fotogrammi al secondo, riportando il flipper digitale a un comportamento normale.
Oggi questa vicenda fa sorridere e alimenta la nostalgia, ma all’epoca i bug non erano affatto motivo di leggerezza. Plummer ha sottolineato come un errore finito in un prodotto commerciale fosse considerato un problema serio, spesso richiedendo aggiornamenti tramite Service Pack, una procedura costosa e delicata. Nel frattempo, Chen ha ricordato anche le misure adottate da Microsoft per garantire la compatibilità di Windows 95 con migliaia di programmi, proprio per evitare sorprese simili.
Il ricordo di Space Cadet si intreccia inevitabilmente con il presente, in cui il rapporto con bug è decisamente cambiato, e vista la facilità con cui è possibile aggiornare, sembra quasi ci sia una minore attenzioen alla stabilitàdel prodotto finale. Windows 11 è stato recentemente accusato di compromettere le prestazioni di alcune unità SSD, mentre il discusso sistema Recall, pensato per i PC Copilot+, è stato rinviato per preoccupazioni legate a privacy e sicurezza. Non manca chi vede in questa tendenza una perdita di cura e di visione, come ha osservato l’editorialista Jez Corden, secondo cui la strategia dell’azienda sembra spesso guidata più dall’inseguire mode e profitti rapidi che dal coltivare progetti a lungo termine.
La storia di quel bug in 3D Pinball resta quindi una curiosità tecnica, ma anche un simbolo di un’epoca in cui il software era più semplice e trasparente, e i giochi preinstallati riuscivano a lasciare un ricordo indelebile.