Dopo le problematiche riscontrate con gli ultimi tentativi, Il decimo volo di prova del razzo Starship di SpaceX ha segnato un atteso momento chiave nella corsa allo sviluppo del veicolo spaziale più grande e potente mai costruito. Il lancio delle scorse ore si è trasformato in una dimostrazione di affidabilità e capacità tecnica che la compagnia di Elon Musk inseguiva da mesi.
Il decollo, inizialmente previsto due giorni prima, era stato rinviato per problemi ai sistemi di terra e maltempo, ma l’attesa è stata ripagata da una sequenza di manovre impeccabili. All'1:30 del 27 agosto in Italia, Starship ha lasciato la rampa di lancio, accompagnata dall’entusiasmo del team SpaceX e dai commenti in diretta che non hanno nascosto l’emozione di fronte a una performance tanto attesa.
Il razzo, alto complessivamente oltre 120 metri e progettato per essere riutilizzabile, ha visto il primo stadio Super Heavy compiere una discesa controllata e concludere la missione con uno splashdown nel Golfo del Messico, eseguendo correttamente manovre sperimentali come il flip a risparmio di carburante e un’accensione con configurazioni di motori particolari. Questo passaggio era stato uno degli elementi più delicati nei precedenti test, quando i booster non erano riusciti a resistere alle sollecitazioni del rientro.
L’upper stage, chiamato Ship e alto 52 metri, ha dimostrato per la prima volta la capacità di rilasciare otto satelliti Starlink simulati, un traguardo mancato in tutti i voli del 2025. Anche se questi dispositivi erano destinati a bruciare nell’atmosfera per la natura suborbitale del volo, la prova era fondamentale per validare il sistema di dispiegamento che in futuro servirà alla costruzione della megacostellazione Starlink e al trasporto di carichi verso orbite più lontane.
Non meno importante è stato il test di riaccensione di un motore Raptor in orbita, un requisito indispensabile per missioni di lunga durata, come quelle verso la Luna e Marte. La manovra è avvenuta circa 38 minuti dopo il lancio ed è stata confermata in diretta dai commentatori, che hanno esultato definendola “un traguardo entusiasmante”.
Il rientro atmosferico della Ship è stato reso ancora più critico da una scelta voluta: SpaceX aveva rimosso una parte delle piastrelle termiche per studiare il comportamento di materiali alternativi, inclusi pannelli metallici con raffreddamento attivo. Nonostante la perdita di una sezione dello “skirt” posteriore, il veicolo è sopravvissuto abbastanza da completare l’accensione finale e ammarare in sicurezza nell’Oceano Indiano, a meno di un chilometro dalla boa di riferimento.
Con questa missione, SpaceX non solo ha dimostrato di aver risolto i problemi tecnici che avevano compromesso i voli precedenti, ma ha anche aperto la strada a un uso più concreto di Starship, destinata a diventare la colonna portante dei piani per portare astronauti e infrastrutture su Marte. Inuytile rimarcare l'entusiasmo diElon Musk, che subito dopo il successo ha voluto congratularsi pubblicamente con i suoi team. Le immagini di questo storico risultato hanno fatto il giro del mondo, ma per chi volesse rivivere tutto l'evento riproponiamo il replay del lancio.