SPHEREx svela l'universo: la mappa del cosmo è ora per tutti

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HDblog.it Jul 03, 2025 · 2 mins read
SPHEREx svela l'universo: la mappa del cosmo è ora per tutti
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Immaginate di poter scrutare il cielo non solo con i vostri occhi, ma con una vista capace di percepire 102 "colori" diversi nella luce infrarossa, svelando dettagli cosmici finora nascosti. Questo sguardo senza precedenti è oggi possibile grazie a SPHEREx (Spectro-Photometer for the History of the Universe, Epoch of Reionization, and Ices Explorer), il più recente telescopio spaziale della NASA che, dopo il suo lancio a marzo, si è stabilito in orbita terrestre bassa e ha iniziato a inviare a casa un flusso costante di informazioni. La sua missione è ambiziosa: creare una mappa completa dell'intero cielo, un'impresa che ripeterà quattro volte nel corso dei suoi due anni di operatività.

Il vero cambiamento, però, non risiede solo nella potenza dello strumento, ma nella filosofia con cui i suoi frutti vengono condivisi. In linea con l'impegno della NASA per la scienza aperta e la trasparenza, i dati raccolti da SPHEREx vengono resi pubblici settimanalmente attraverso un archivio dedicato. Questo significa che non solo il team scientifico della missione, ma chiunque, dalla comunità accademica internazionale agli appassionati di astronomia, può accedere a questa miniera di informazioni per condurre le proprie ricerche. C'è solo un breve ritardo di circa 60 giorni dalla raccolta, un tempo necessario per processare i dati grezzi, rimuovere eventuali artefatti, calibrare i rilevatori e assicurarsi che ogni immagine sia perfettamente allineata con le coordinate celesti.

Il salto di qualità offerto da SPHEREx è notevole. Altre missioni, come la storica WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer), avevano già mappato il cielo, ma operando in sole quattro bande infrarosse. Passare a 102 lunghezze d'onda permette agli scienziati di utilizzare una tecnica nota come spettroscopia con una precisione senza precedenti. Analizzando come la luce viene scomposta, è possibile identificare le "firme" di specifiche molecole. Il team di SPHEREx utilizzerà questo metodo per studiare la distribuzione di acqua ghiacciata e molecole organiche, i mattoni fondamentali della vita, all'interno della nostra Via Lattea. Inoltre, i dati aiuteranno a studiare la fisica che ha guidato l'espansione dell'universo subito dopo il Big Bang.

SPHEREx non lavora in solitaria. I suoi dati sono un tassello fondamentale in un puzzle cosmico molto più grande. Le sue mappe a tutto cielo serviranno a identificare bersagli interessanti per osservazioni più dettagliate da parte del telescopio spaziale James Webb, a perfezionare i parametri degli esopianeti scoperti dalla missione TESS e a collaborare con missioni come Euclid dell'ESA e il futuro Nancy Grace Roman Space Telescope per studiare le misteriose natura della materia oscura e dell'energia oscura.

Come ha sottolineato Vandana Desai, responsabile scientifico dell'archivio IRSA che ospita i dati, "le persone useranno questi dati in tutti i modi possibili che non possiamo nemmeno immaginare", aprendo le porte a scoperte che oggi attendono solo di essere fatte.