Spot di eugenetica, acqua della sua vasca da bagno: chi è la giovanissima e controversa Sydney Sweeney?

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(La redazione di fem) Aug 05, 2025 · 5 mins read
Spot di eugenetica, acqua della sua vasca da bagno: chi è la giovanissima e controversa Sydney Sweeney?
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Ha interpretato ruoli intensi, prodotto film di successo e costruito una carriera solida. Ma oggi si parla di Sydney Sweeney per ben altri motivi: una saponetta fetish fatta con la sua acqua da bagno e uno spot pubblicitario sui “jeans-geni” che ha sollevato accuse di eugenetica e sessualizzazione estrema. Ma chi è davvero la 27enne americana che ha conquistato Hollywood e scatenato il web?

Trump: "Sydney Sweeney repubblicana? Adoro il suo spot dei jeans"

Sydney Sweeney e il controverso spot di American Eagle

Chi è Sydney Sweeney: dalle origini ai primi ruoli

Nata il 12 settembre 1997 a Spokane, nello Stato di Washington, Sydney Sweeney cresce in un contesto familiare distante da Hollywood. La madre è un’ex avvocata penalista, il padre un manager nel settore dell’hospitality. Alle medie era in squadra di robotica, valedictorian del suo liceo, e ha frequentato anche l’UCLA. Una mente brillante, dentro e fuori dal set. La sua passione per la recitazione nasce dopo un’audizione locale e, per convincere i genitori a sostenerla, Sydney presenta un vero piano aziendale quinquennale. Da lì, la svolta: trasferimento a Los Angeles a 13 anni, studi eccellenti e un approccio rigoroso alla carriera. 

Il successo con Euphoria e The White Lotus

La svolta definitiva arriva nel 2019 con Euphoria, la serie HBO in cui interpreta Cassie Howard, un personaggio complesso e vulnerabile, spesso al centro di scene di nudo. Il ruolo le vale una nomination agli Emmy, così come quello in The White Lotus, dove la sua Olivia Mossbacher è fredda, cinica, ma magnetica. Quella scelta audace — consapevole e dichiarata—ha accelerato il suo successo, ma anche cementato un'immagine fortemente legata all'iper-sessualizzazione e allo sguardo maschile. Sydney ha sempre detto di voler controllare il proprio corpo e come viene mostrato, ma molti osservatori con il tempo hanno iniziato a chiedersi: davvero è una riappropriazione o solo una reiterazione di cliché sessualizzanti?.

Cinema, produzioni, anima imprenditoriale e vita privata

Non solo serie: Sydney appare anche nel film di Tarantino C’era una volta a... Hollywood, nel dramma Reality, nella commedia romantica Anyone but You al fianco di Glen Powell, e nell'horror Immaculate, di cui è anche produttrice. Con il suo ex compagno Jonathan Davino, ha co-prodotto diversi progetti. 

La fine del matrimonio con il compagno Jonathan Davino

Dal 2018 Sydney Sweeney ha avuto una relazione con l’uomo d’affari Jonathan Davino, con cui si è anche fidanzata nel 2022. I due avevano formato una solida coppia anche sul lavoro: insieme hanno prodotto Anyone but You e Immaculate, e Sweeney lo definiva il suo "partner di produzione". Tuttavia, nel marzo 2025 è arrivata la rottura: il matrimonio è stato annullato e la separazione è diventata definitiva.

Una star dei brand (e dei social)

Sydney è testimonial per brand come Giorgio Armani, Guess, Kérastase e Samsung. Il suo stile e la sua presenza scenica hanno conquistato campagne in tutto il mondo. Ma non sempre la notorietà mediatica porta solo applausi: è proprio il marketing a trascinarla, oggi, dentro due polemiche virali.

La saponetta con la sua acqua da bagno: merchandising feticista?

Nel 2025, una collaborazione con il brand Dr. Squatch genera una delle polemiche più discusse della sua carriera. Viene lanciata una saponetta in edizione limitata dichiaratamente realizzata con l’acqua del suo bagno. Lo slogan? “L’avete chiesta, l’avete avuta”. Nonostante il tono apparentemente ironico, la trovata viene letta da molti come un’operazione di marketing feticista e per nulla ambigua. Il prodotto sembra  sembrava strizzare l’occhio a una platea maschile ossessionata dal porno.

C’è chi ha difeso Sweeney sostenendo che monetizzi abilmente su un mercato maschile tossico da cui verrebbe comunque sessualizzata, e chi invece vede in questa mossa una provocazione pericolosa che alimenta la sessualizzazione compulsiva del corpo femminile.

American Eagle: lo spot dei jeans ereditari e le accuse di eugenetica

Lo spot lanciato da American Eagle ha segnato un punto di rottura nella percezione pubblica di Sydney Sweeney. Nella campagna, l’attrice recita una frase d’effetto: “I jeans-geni si trasmettono dai genitori ai figli e determinano caratteristiche come il colore dei capelli, la personalità e il colore degli occhi”. Una dichiarazione che gioca sull’ambiguità fonetica tra “jeans” (pantaloni) e “genes” (geni), ma che si spinge ben oltre la semplice battuta pubblicitaria, che si conclude con lo slogan: "Sydney Sweeney has great jeans", Sydney Sweeney ha dei bei jeans/geni. Per molti, una narrazione pericolosa che richiama esplicitamente l’idea di purezza genetica, di una bellezza codificata da tratti ereditari – magrezza, pelle chiara, capelli biondi, occhi azzurri, tutti elementi posseduti da Sydney– trasmessi attraverso linee di sangue "selezionate". Una retorica che ha nette somiglianze con ideologie eugenetiche del passato.

Alcuni commentatori hanno definito lo spot “un’operazione nostalgica per il privilegio bianco”, mascherata da innocua pubblicità di jeans. Il fatto che a pronunciare quelle parole sia una donna perfettamente conforme ai canoni estetici dominanti ha amplificato la percezione di un messaggio regressivo e pericoloso. La polemica è montata anche sui social, dove molti utenti hanno definito la campagna “quasi fascista”.

Nel video, inoltre, Sweeney pronuncia la frase: “I miei jeans sono blu”, mentre si abbottona i jeans e la telecamera indugia su seno e fianchi.

American Eagle ha difeso la campagna parlando di "humor giocoso" e ricordando che una parte del ricavato va a sostegno delle vittime di violenza domestica, simboleggiato dalla farfalla ricamata sul denim. Ma l’impressione generale è che il messaggio sia tutt’altro che neutro. Per molti, si tratta di una sofisticata operazione di rebranding del privilegio bianco, confezionata con estetica patinata e toni da spot virale.

Il nodo politico e la polarizzazione: Sydney Sweeney è repubblicana

A complicare le cose, è emerso che Sydney Sweeney è registrata come votante repubblicana dal 2024. In un clima politico statunitense estremamente polarizzato, questa informazione ha acceso ulteriori dibattiti sul suo posizionamento, sebbene lei non abbia mai rilasciato dichiarazioni politiche ufficiali.

E domani?

Dopo queste campagne, non è chiaro se Sydney si distanzierà da certi progetti o se rilancerà con nuove provocazioni. Quello che è certo è che oggi il suo nome è sulla bocca di tutti.