Se siete utenti gratuiti di Spotify, nelle prossime ore avrete l’occasione di cimentarvi nel “finalmente!” più sentito della storia: il colosso dello streaming ha annunciato che anche voi potete ascoltare esattamente la canzone che volete, non solo quelle “limitrofe”. La novità giunge quasi in contemporanea con la distribuzione dei formati lossless agli abbonati a pagamento.
Attenzione, però, che ci sono ancora delle limitazioni piuttosto severe - in sostanza è possibile scegliere solo una canzone specifica, poi si torna alla solita “modalità shuffle”. Una ogni quanto? Non è perfettamente chiaro, ma la società ha rilasciato la seguente dichiarazione ai colleghi di The Verge:
Solo gli abbonati a Spotify Premium hanno il controllo completo sulla riproduzione e l'ascolto di brani musicali senza restrizioni. Con la nuova modalità gratuita, gli utenti mobile potranno selezionare qualsiasi brano o cercare quello che desiderano riprodurre, oppure, se non apprezzano un brano o vogliono semplicemente ascoltare il brano successivo, saltare il brano occasionale e continuare ad ascoltare. Ogni utente ha a disposizione un tempo giornaliero di ascolto on demand. Una volta raggiunto questo limite, gli utenti potranno effettuare solo sei salti all'ora.
A quanto pare, insomma, sarà una questione di tempo, il che sembra un po’ discriminatorio nei confronti dei fan di quelle band che fanno solo canzoni lunghissime, ma questo è. È interessante osservare che le parole specifiche usate da Spotify sono un pochino ambigue, e lasciano aperta l’ipotesi che il limite di selezioni dirette giornaliero possa essere diverso per ogni utente, anche se pare piuttosto improbabile. Naturalmente questo non ha alcun impatto sugli annunci pubblicitari, che continueranno a rimanere parte dell’esperienza degli utenti gratuiti. Non sono state annunciate variazioni della loro quantità, comunque.
È facile immaginare che Spotify abbia deciso di fare questa concessione per evitare di perdere l’utente occasionale che vuole ascoltare proprio quella canzone là, che gli è rimasta fissa in testa, in favore di piattaforme meno restrittive in questo senso come YouTube. La novità permette anche agli utenti gratuiti di ascoltare i brani condivisi su social e piattaforme di messaggistica dai propri amici e contatti. In tutto questo, vale la pena ricordare che è stato annunciato recentemente un imminente aumento dei prezzi, che interesserà anche il mercato italiano - da 11€ si passa a 12.