Startup svedese lancia RU1, l’alternativa sicura a Starlink

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HDblog.it Aug 22, 2025 · 2 mins read
Startup svedese lancia RU1, l’alternativa sicura a Starlink
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Una startup svedese ha presentato un sistema di comunicazione portatile pensato per essere offerto come alternativa a Starlink e, soprattutto, immune dal controllo dei grandi operatori privati. Si chiama RU1 ed è stato lanciato da TERASi, spin-off del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma. Il dispositivo è definito dai suoi creatori come il più piccolo e leggero radio mm-Wave al mondo: una tecnologia che sfrutta onde millimetriche, in grado di garantire velocità elevatissime e ampiezza di banda molto superiore alle soluzioni satellitari tradizionali.

James Campion, cofondatore e CEO di TERASi, lo ha descritto come “il GoPro dei backhaul radio”, questo per sottolineare la rapidità di installazione e la capacità di adattarsi a scenari dinamici. Può essere montato su treppiedi o droni e collegato ad altri RU1, così diventa possibile trasmettere video in tempo reale, coordinare flotte autonome o gestire sensori in campo, senza dipendere da infrastrutture esterne.

Il nodo che sembra distinguere RU1 da Starlink è la totale indipendenza da operatori privati che, come dimostrato in Ucraina, possono decidere di interrompere il servizio in zone sensibili. Nel 2022, durante la controffensiva di Kherson, Elon Musk limitò l’accesso a Starlink, con conseguenze sulle operazioni militari. Episodi simili si sono ripetuti anche in Crimea e persino in discussioni geopolitiche legate a Taiwan. Con RU1, invece, la rete è interamente gestita da chi la implementa, senza possibilità di spegnimenti remoti o restrizioni imposte da terzi.

Sul piano tecnico, il dispositivo sfrutta antenne altamente direzionali che generano fasci strettissimi, quasi “laser”, difficili da intercettare o disturbare. L’area di esposizione al suolo è inferiore ai 3 km, a fronte dei circa 1.000 km coperti da Starlink con frequenze più basse e quindi più facilmente intercettabili. TERASi sostiene che la velocità possa raggiungere i 10 Gbps, cinquanta volte quella di Starlink, con latenze inferiori a 5 millisecondi. Le versioni future dovrebbero arrivare a 20 Gbps, candidando RU1 come reale alternativa wireless alla fibra ottica.

Nonostante l’interesse principale sia quello militare, l’azienda punta anche a scenari civili e industriali. In contesti di emergenza o catastrofi naturali, l’RU1 potrebbe ristabilire connessioni gigabit in pochi minuti per squadre di soccorso. Nei cantieri remoti o nelle miniere offrirebbe reti temporanee ad alta capacità senza dover installare costose infrastrutture cablate. TERASi ha già avviato collaborazioni con fornitori di comunicazioni tattiche e produttori di droni, e alcune forze armate stanno valutando l’integrazione del sistema.

Campion riconosce che Starlink ha il vantaggio della copertura globale, utile per sensori e dispositivi a bassa capacità, ma insiste che il vero valore di RU1 sta nel controllo e nella sovranità delle comunicazioni: passare dall’attesa di infrastrutture alla possibilità di crearle immediatamente, senza dipendere dalle decisioni di un singolo attore privato.