Stefano Benni: i romanzi iconici, le trame sorprendenti e le frasi che resteranno

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(La redazione di fem) Sep 09, 2025 · 3 mins read
Stefano Benni: i romanzi iconici, le trame sorprendenti e le frasi che resteranno
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Nato a Bologna nel 1947, Stefano Benni ha attraversato la satira, il racconto e il romanzo con leggerezza e profondità. Autore di capolavori come Bar Sport, Saltatempo, Il bar sotto il mare, Pane e tempesta, Di tutte le ricchezze, è riuscito a fondere commedia, riflessione e invenzione. Le sue parole vivono, restano nella memoria e nei cuori.

Qual è un libro che rileggeresti di nuovo come se fosse la prima volta?

I libri di Benni che non puoi lasciarti sfuggire

Bar Sport

Il suo esordio cult del 1976: un luogo comune di provincia diventa un caleidoscopio di leggende, gossip, personaggi surreali e tentativi maldestri di raccontare il calcio. Un evergreen dell’ironia italiana. 

Saltatempo

Lupetto, dotato di un orobilogio che gli permette di vivere il futuro, diventa l’alter ego poetico dell’omos contemporaneo. Una storia commovente che esplora tempo, crescita e fragilità. 

Il bar sotto il mare

Sommerso dal mare, un bar notturno diventa il rifugio di creature magiche e improbabili avventori che raccontano storie mai sentite. Un libro-cassetta delle meraviglie. 

Pane e tempesta

Un bosco in pericolo, un “Nonno Stregone” e una comunità pronta a salvarlo: una parabola poetica su ambienti, innocenza e memoria. 

Di tutte le ricchezze

Martin B., scrittore-pensionato, incontra una coppia misteriosa e l’anima si confronta con utopia, memoria e desideri impossibili. Un romanzo sul futuro e sui segni che lasciamo. 

Terra!, Elianto, La compagnia dei Celestini

Terra! è romanzo distopico-fantastico pubblicato nel 1983, con umorismo e critica sociale. Elianto e La compagnia dei Celestini affrontano adolescenza, marginalità e scoperte, restando impressi nella sensibilità dei lettori.

Le frasi che ci porteremo sempre con noi

Stefano Benni ha lasciato una scia di perle verbali, piene di ironia e visione:

  • «Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra talvolta vediamo la vita nell’aria. E la chiamiamo polvere.» 
  • «Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane… quelli che non hanno il cioccolato… quelli che non hanno il pane.» 
  • «Ti diranno che l’acqua è altrove… ma conserva la speranza, torna ogni notte… e resisti.» 
  • «Al bar Sport non si mangia quasi mai… sono paste ornamentali, ormai le conoscono tutte» 
  • «Il pianeta più strano di cui ho sentito raccontare è il pianeta della Sacra Merda…» 

Benni e il cinema

Dal romanzo allo schermo

Nel 1989 Stefano Benni esordisce dietro la macchina da presa con Musica per vecchi animali, film tratto dal suo romanzo Comici spaventati guerrieri. Una pellicola surreale e coraggiosa, interpretata da Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncioni, che unisce satira, poesia e sperimentazione (candidato ai Nastri d'argento).

Le sceneggiature

Prima ancora, nel 1987, aveva firmato la sceneggiatura di Topo Galileo di Francesco Laudadio, con protagonista Beppe Grillo e musiche di Fabrizio De André e Mauro Pagani. Un progetto visionario, a metà strada tra farsa politica e racconto fantascientifico, che porta sul grande schermo l’ironia graffiante dello scrittore.

Teatro e musica: un amore costante

Benni ha sempre amato il palcoscenico, luogo in cui le sue parole trovano nuova linfa. Ha scritto testi teatrali, collaborato con compagnie e portato in scena monologhi e spettacoli che mescolano letteratura, comicità e musica.
Indimenticabile la sua collaborazione con il pianista jazz Umberto Petrin in Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk, una performance poetico-musicale che racconta la vita del leggendario jazzista. Un progetto che dimostra quanto la scrittura di Benni fosse capace di dialogare con i suoni, le improvvisazioni e le atmosfere del jazz.

Collaborazioni e sperimentazioni

Oltre ai romanzi, Benni ha scritto per i maggiori giornali italiani (L’Espresso, Panorama, La Repubblica, Il Manifesto) e per riviste satiriche come Cuore e Linus.
Con la sua vena ironica ha attraversato più generazioni, arrivando anche al fumetto: negli anni ’90 ha diretto la collana editoriale Ossigeno e si è cimentato come autore di racconti illustrati e perfino come fumettista.
Un segno della sua inesauribile voglia di sperimentare, di non fermarsi mai a un solo linguaggio.

L'eredità di Stefano Benni

Con più di 40 libri tra racconti, romanzi, saggi e testi teatrali, Benni ha dialogato con testate come L’Espresso, Il Manifesto, Cuore e La Repubblica. Con il suo sguardo critico e ironico ha raccontato i vizi e le potenzialità dell’Italia.