Stella esplosa due volte: la prima incredibile immagine

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HDblog.it Jul 03, 2025 · 2 mins read
Stella esplosa due volte: la prima incredibile immagine
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Le supernove di tipo Ia sono da tempo uno strumento fondamentale per gli astronomi, quasi dei fari cosmici la cui luminosità costante permette di misurare le immense distanze dell'universo. Per questo motivo, vengono spesso definite "candele standard". La teoria consolidata sulla loro origine descrive uno scenario quasi da film: una nana bianca, il residuo compatto di una stella simile al nostro Sole, orbita in un sistema binario. Se abbastanza vicina a una stella compagna, inizia a "rubarle" materia. Questo processo di accrescimento continua fino a quando la nana bianca raggiunge una massa critica, nota come limite di Chandrasekhar, pari a circa 1,4 volte la massa del Sole. A quel punto, la pressione e la temperatura diventano insostenibili, innescando una catastrofica esplosione termonucleare che la distrugge completamente. Ma se ci fosse un'altra via, un meccanismo diverso che porta allo stesso spettacolare risultato?

Da tempo gli scienziati ipotizzavano un percorso alternativo, noto come "doppia detonazione". In questo modello, la nana bianca non ruba materia qualsiasi, ma specificamente elio dalla sua compagna, avvolgendosi in uno strato instabile di questo elemento. È proprio questo guscio di elio a innescare la prima, più piccola esplosione. L'onda d'urto generata da questa detonazione iniziale non si disperde, ma viaggia verso l'interno, colpendo il nucleo della nana bianca e innescando la seconda e definitiva esplosione, la vera e propria supernova. Questa ipotesi ha finalmente trovato una conferma visiva grazie al lavoro di un team di ricerca che ha utilizzato il Very Large Telescope (VLT) dell'ESO in Cile.

Puntando lo strumento MUSE del VLT verso SNR 0509-67.5, un resto di supernova situato a circa 60.000 anni luce da noi nella Grande Nube di Magellano, gli astronomi hanno potuto analizzare i detriti di un'esplosione avvenuta circa 400 anni fa. All'interno di questa intricata nuvola di gas e polvere, hanno individuato la "firma" inequivocabile lasciata da una doppia detonazione.

Questa scoperta è di fondamentale importanza perché dimostra che una nana bianca può esplodere come supernova di tipo Ia anche senza raggiungere il limite di Chandrasekhar, modificando in modo significativo la nostra comprensione di questi eventi cosmici. Come ha sottolineato Priyam Das, ricercatore della University of New South Wales e leader del team, "le esplosioni delle nane bianche giocano un ruolo cruciale in astronomia.

Eppure, nonostante la loro importanza, l'enigma di lunga data sull'esatto meccanismo che innesca la loro esplosione rimane irrisolto". Tuttavia, questa osservazione rappresenta un passo decisivo verso la soluzione del mistero.