Stellantis ha organizzato un nuovo maxi richiamo che riguarda oltre 700 mila vetture. No, questa volta non riguarda lo scandalo degli airbag Takata o i motori PureTech. Il problema questa volta tocca vetture equipaggiate con i motori 1.5 Blue HDi, 2.0 HDi e 2.2 HDi. Tali unità sono state utilizzate largamente all’interno della gamma dei veicoli dei diversi marchi del Gruppo Stellantis. Infatti, il richiamo coinvolge vetture Citroen, Peugeot, DS e Opel.
- 250.497 veicoli Citroen (codice campagna GK2)
- 21.130 veicoli DS (codice campagna GK2)
- 97.770 veicoli Opel (codice campagna KT2)
- 341.749 veicoli Peugeot (codice campagna MYC)
Nonostante si tratti dell’ennesimo maxi richiamo non si tratta di un problema che va a pregiudicare la sicurezza delle vetture coinvolte.
CHE PROBLEMA ABBIAMO QUESTA VOLTA?
Avere una spia accesa nel quado strumenti non è mai una bella cosa perché indica che qualcosa non va nell’auto. Tuttavia, può aiutare gli automobilisti ad evitare problemi peggiori e magari molto più costosi. Ovviamente le spie devono funzionare e segnalare prontamente il problema. E qui veniamo alla criticità che ha portato Stellantis ad organizzare il richiamo. A quanto pare, sulle vetture dotate dei motori diesel menzionati in precedenza, la spia che indica un malfunzionamento del catalizzatore o del filtro antiparticolato potrebbe non funzionare. Questo significa che in caso di problemi tecnici, non segnalerà la criticità all’automobilista.