L’Unione Europea apre ad un piano per piccole auto elettriche da produrre in Europa. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, è stata molto chiara nel suo discorso di qualche giorno fa, con una proposta che nei fatti sembra molto simile a quella di Luca de Meo che chiedeva un’alleanza tra costruttori europei in stile Airbus per sviluppare e produrre piccole auto elettriche. Il nuovo CEO di Stellantis Antonio Filosa parte dalla proposta dell’Unione Europea chiedendo a Bruxelles di varare “super incentivi” dedicati proprio alle city car.
Consumano ed emettono meno dei modelli grandi e meritano politiche di sostegno.
Per il numero uno di Stellantis i dati di mercato parlano molto chiaro. Si è scesi da 19 a 15 milioni di immatricolazioni, con un calo di oltre tre milioni di unità. Male anche il settore dei veicoli commerciali con un calo di 350 mila unità nel 2025. Per Filosa è assolutamente prioritario lavorare per il rinnovo del parco circolante.
Bisogna favorire il rinnovo di un parco circolante di 250 milioni di auto, con benefici ambientali, produttivi e occupazionali.
Il tutto, puntando sulla neutralità tecnologica. Del resto, Filosa si è unito al coro degli altri manager del settore automotive che chiedono all’Unione Europea di rivedere gli obiettivi sulle emissioni. Non è però più tempo per parlare perché bisogna agire prima che sia troppo tardi.
STELLANTIS: OBIETTIVO CRESCITA
Insomma, bisogna tornare a puntare sulle piccole auto e servono super incentivi per sostenerle. Intanto, Filosa ha voluto fare anche il punto della situazione in cui si trova oggi Stellantis. Il manager ha parlato di una crescita di volumi già nel quarto trimestre dell’anno che poi si consoliderà nel 2026. Si sta già evidenziando un miglioramento progressivo e visibile di tutti i principali indicatori di performance. Stanno funzionando bene le sinergie interne soprattutto nei segmenti delle compatte: Citroen C3, Fiat Grande Panda e Opel Frontera giusto per fare alcuni esempi. Oggi, la priorità è invertire la tendenza sulla generazione di cassa, facendo crescere i ricavi.
Stellantis sta lavorando anche per un rilancio sul mercato degli Stati Uniti. Dopo un periodo problematico, oggi le cose vanno molto meglio. Il pickup Ram con motore Hemi ha raccolto 10 mila ordini in una settimana e 40 mila dopo un mese, e ci si aspetta molto da Dodge Charger e Jeep Cherokee. E sui dazi, l’approccio è molto pragmatico.
Comprendiamo le ragioni di Washington nel voler riportare lavoro e produzione in patria, ma continuiamo un dialogo costruttivo per eventuali riallocazioni.
BENE LEAPMOTOR
Spazio anche per un commento su Leapmotor. Filosa ha voluto sottolineare il successo dell’investimento nella casa automobilistica cinese che sta continuando a crescere non solo in Cina ma pure in Europa.
L’investimento è ottimo. Da startup con 5 mila veicoli al mese, oggi è a quota 50 mila e punta a 600 mila nel 2025. La joint venture con Stellantis sta andando bene, anche in Europa: in Germania ha già superato BYD.