Stop temporaneo alle AI in Cina durante gli esami universitari

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HDblog.it Jun 10, 2025 · 2 mins read
Stop temporaneo alle AI in Cina durante gli esami universitari
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In Cina, le principali aziende tecnologiche hanno deciso di sospendere alcune funzionalità delle loro applicazioni AI durante il periodo degli esami di ammissione all’università, i temutissimi "gaokao" secondo la lingua del posto, per contrastare possibili tentativi di imbroglio. La decisione è stata riportata in primis da Bloomberg e ha coinvolto piattaforme molto popolari tra i giovani, come Qwen di Alibaba e Doubao di ByteDance, che hanno temporaneamente disattivato la funzione di riconoscimento delle immagini. Allo stesso modo, Tencent con il suo chatbot Yuanbao e Moonshot con Kimi hanno sospeso completamente i servizi di analisi fotografica nelle ore degli esami.

La misura non è stata comunicata ufficialmente da queste aziende attraverso canali istituzionali, ma la notizia ha cominciato a circolare grazie alle segnalazioni degli studenti su Weibo, uno dei principali social network cinesi, che spesso citiamo anche noi tra le fonti di molte notizie di stampo tecnologico. Sui forum si è discusso a lungo dell’impossibilità di utilizzare i servizi AI nei momenti più delicati degli esami, spesso considerati l’unica via per accedere all’università in Cina.

L'uso delle AI generative a fini scolastici è un fenomeno che sta sollevando interrogativi in tutto il mondo. In Cina, dove l’accesso all’università passa esclusivamente attraverso questi test standardizzati, il timore che qualcuno possa sfruttare chatbot e strumenti avanzati per ottenere un vantaggio scorretto ha portato a un controllo sempre più rigido. Dispositivi elettronici come smartphone e computer sono già vietati nelle aule d’esame, ma con la crescente diffusione delle AI, è stato ritenuto necessario aggiungere un ulteriore livello di protezione.

Anche chatbot come DeepSeek, divenuto virale anche da noi nei mesi scorsi, ha bloccato l’accesso ai suoi servizi nelle ore degli esami, confermando – come riportato da The Guardian – che la sospensione è motivata dal desiderio di garantire condizioni eque per tutti i candidati.

Non si tratta dell'unica regione in cui si èdeciso di usare il pugno duro e anche altri paesi stanno cercando di correre ai ripari, trovando soluzioni alternative. Negli Stati Uniti, ad esempio, molte università stanno tornando ai test su carta per limitare il ricorso agli strumenti digitali.

È un dato di fatto che l’adozione delle tecnologie AI nella quotidianità scolastica sta mettendo a dura prova i sistemi educativi tradizionali, obbligando governi e istituzioni a ripensare le modalità di valutazione.