L'app di Gemini per iOS, lanciata lo scorso novembre, era già molto scaricata, ma nelle ultime settimane i download hanno registrato un'ulteriore impennata. Merito, probabilmente, di Nano Banana, l'editor di immagini rilasciato a fine agosto ed accessibile a tutti che ha contribuito in generale a rendere più popolare l'AI di Google: basti pensare che già nei primissimi giorni dal debutto della feature, ben 10 milioni di utenti avevano scoperto Gemini grazie alla novità.
E quindi sì: Gemini batte ChatGPT (che si piazza seconda) nella classifica delle app più scaricate dall'App Store negli Stati Uniti, ed è prima anche da noi, in Italia. Sul nostro mercato il distacco da ChatGPT è ancora più marcato, con la proposta di OpenAI che si posiziona al quarto posto, dietro all'app di Poste Italiane e a ReelShort.
Ma qual è il segreto di Nano Banana, quello che ha consentito di dare un spinta importante a Gemini e a distinguersi in un mercato che non manca certo di alternative? La particolarità del modello gratuito di Google sta nella capacità di creare soggetti somiglianti e corenti con buona consistenza, rendendo l'editing delle foto più accessibile ed immediato anche a chi non ha familiarità con questi strumenti e l'affinamento dei prompt. E poi si tratta di un servizio generoso: il modello gratuito offre la possibilità di effettuare 100 modifiche al giorno, che salgono a 1.000 per chi ha sottoscritto un abbonamento.