Una società statunitense specializzata in energie pulite ha compiuto un ulteriore passo verso la produzione di idrogeno rinnovabile su scala commerciale, mostrando in azione un modulo avveniristico che utilizza esclusivamente luce solare e acqua. SunHydrogen, con sede in Iowa, ha mostrato per la prima volta in funzione il proprio reattore da 1,92 metri quadrati (pari a 20,7 piedi quadrati), il più avanzato della sua tecnologia proprietaria, dimostrando la possibilità di un sistema scalabile e indipendente dalla rete elettrica.
Il dispositivo integra in un’unica unità sia la raccolta dell’energia solare sia la produzione di idrogeno, eliminando la necessità di elettrolizzatori tradizionali e di alimentazione esterna. Grazie a semiconduttori e catalizzatori incorporati, l’impianto scinde l’acqua nei suoi due componenti, idrogeno e ossigeno, senza passaggi intermedi. La struttura del prototipo è stata presentata in un alloggiamento aperto, ma il prossimo passo prevede un contenitore chiuso e proprietario, che permetterà di estrarre in modo continuo i due gas e riciclare l’acqua impiegata.
Il CEO Tim Young ha sottolineato che questa dimostrazione rappresenta il passaggio concreto dal laboratorio alla realtà, aprendo la strada a soluzioni decentralizzate per la produzione di idrogeno a basso costo, utili sia all’industria sia al settore della mobilità. L’obiettivo a breve termine è testare una versione chiusa del sistema, tappa necessaria per passare a un impianto pilota presso l’Hydrogen ProtoHub dell’Università del Texas ad Austin. Lì, SunHydrogen prevede di installare 16 moduli simili, per una superficie attiva complessiva superiore ai 30 metri quadrati.
Il CTO Syed Mubeen ha spiegato che l’approccio dell’azienda consente di bypassare completamente le infrastrutture elettriche, sfruttando direttamente la luce solare per alimentare la reazione chimica. Questo renderebbe possibile la produzione di idrogeno in aree remote o con scarsa disponibilità di rete, abbattendo costi e complessità logistiche.
L’idrogeno prodotto in questo modo ha un ampio ventaglio di applicazioni. Secondo l’US Energy Information Administration, può essere impiegato in processi industriali come la produzione di fertilizzanti o la raffinazione del petrolio, in celle a combustibile per veicoli e impianti elettrici, o come riserva energetica di lunga durata. Altri utilizzi includono la propulsione spaziale e l’integrazione nei sistemi delle centrali a gas, come combustibile parziale o sostitutivo.
Goldman Sachs stima che il mercato globale dell’idrogeno possa superare i 900 miliardi di euro all’anno entro il 2050. Se il prototipo di SunHydrogen si dimostrerà efficiente su larga scala, potrà essere replicato ovunque ci siano sole e acqua.