TALAY: il drone invisibile che sfiora le onde per colpire | Video

Una nuova frontiera nella tecnologia militare sta emergendo dalle acque, introducendo un tipo di minaccia rapida. Un'azienda con sede ad Ankara, la Solid Aero, ha presentato un velivolo senza pilota che punta a cambiare le regole d'ingaggio negli scenari costieri e marittimi. Si chiama TALAY ed è un drone capace di "planare" sulla superficie del mare, volando a un'altitudine di appena tre metri per sfrecciare verso il suo obiettivo a una velocità massima di quasi 200 chilometri orari.

La sua caratteristica più sorprendente è la tecnologia che impiega, nota come "effetto suolo". In pratica, il TALAY non è un aereo convenzionale, ma un ekranoplano (o WIG, Wing-in-Ground), un veicolo che sfrutta una sorta di cuscino d’aria ad alta pressione che si crea tra le sue ali e la superficie dell'acqua. Questo gli consente non solo di raggiungere velocità notevoli con un dispendio energetico ridotto, ma soprattutto di operare al di sotto della copertura della maggior parte dei radar convenzionali, rendendolo un mezzo eccezionalmente furtivo. Guardiamo un video introduttivo caricato dall'azienda produttrice qualche mese fa.

Progettato per essere agile e silenzioso, questo drone è spinto da un motore elettrico alimentato da batterie ai polimeri di litio, che gli garantiscono un'autonomia di circa tre ore. Nonostante le sue dimensioni relativamente compatte, con un'apertura alare e una lunghezza di circa tre metri, il TALAY può trasportare un carico utile di quasi 30 chilogrammi. Questa capacità, sebbene possa sembrare modesta, è sufficiente per equipaggiarlo con sensori avanzati per missioni di ricognizione e pattugliamento, oppure con un carico esplosivo paragonabile a quello di missili anti-nave leggeri, come il "Sea Venom" sviluppato da Francia e Regno Unito.

La vera forza del TALAY non risiede solo nel singolo velivolo, ma nel suo potenziale impiego in sciami. Un gruppo di questi droni, operando in modo coordinato, potrebbe rappresentare una minaccia concreta anche per navi da guerra di grandi dimensioni, saturandone le difese con attacchi rapidi e su più fronti.