Teleriscaldamento europeo, addio ai fossili e corsa alle rinnovabili

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HDblog.it Jun 12, 2025 · 2 mins read
Teleriscaldamento europeo, addio ai fossili e corsa alle rinnovabili
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Il mercato europeo del teleriscaldamento e teleraffrescamento (DHC) sta vivendo una trasformazione epocale, allontanandosi sempre più dalle fonti fossili per abbracciare un futuro più sostenibile. È quanto emerge dal DHC Market Outlook 2025 di Euroheat & Power, che dipinge un quadro di profondo cambiamento, con dati aggiornati a fine 2023 che segnano una svolta significativa.

CALO DELLE FONTI FOSSILI

Per la prima volta nella storia, le fonti fossili registrano una netta flessione nel mix energetico: il carbone ha perso il 12,3% e il gas naturale il 3,7%. Parallelamente, rinnovabili e calore di scarto hanno incrementato la loro copertura del 9,4%, un chiaro segno di un settore in rapida evoluzione.

Aurélie Beauvais, Managing Director di Euroheat & Power, sottolinea come il settore sia sull'orlo di una rivoluzione, spinta dal recupero del calore di scarto e dall'elettrificazione, evidenziando l'importanza di un quadro normativo stabile a supporto di questi investimenti.

Nonostante un calo nella fornitura di calore nel 2023, dovuto principalmente a temperature elevate e misure di risparmio energetico, il numero di clienti e l'estensione delle reti DHC hanno continuato a crescere. A fine 2023, si contavano circa 19.000 reti di teleriscaldamento che si estendevano per quasi 200.000 chilometri, servendo quasi 80 milioni di europei.

Paesi come Italia, Austria e Danimarca hanno registrato una crescita superiore al 2,5% delle proprie reti, dimostrando un dinamismo notevole. Sul fronte del teleraffrescamento, la crescita è stata di oltre il 3%, un dato cruciale considerando il 2023 come l'anno più caldo mai registrato in Europa.

MIX DI FONTI

Il cambiamento non riguarda solo l'infrastruttura, ma anche il mix di fonti. Grazie all'aumento dei prezzi del gas, rinnovabili e calore di scarto hanno raggiunto il 44,1% del mix produttivo. Le energie rinnovabili rappresentano il 40%, con le bioenergie a coprire il 34,7%, la geotermia il 2% e il solare termico lo 0,2%. Anche le pompe di calore e le caldaie elettriche contribuiscono con un 3%. Il recupero di calore di scarto, sia industriale che da rifiuti urbani, si attesta al 4,1% e 6,7% rispettivamente.

In Italia, il teleriscaldamento copre circa il 3% della domanda di calore. I dati mostrano una crescita costante della capacità installata e della lunghezza delle reti, accompagnata da una riduzione delle emissioni medie di gas serra per GWh di calore generato. La capacità di accumulo termico e di pompe di calore nelle reti è anch'essa in aumento.

PREVISIONI

Le previsioni per i prossimi cinque anni sono ottimistiche, con una stimata accelerazione della crescita che vedrà la connessione di oltre 8,5 milioni di nuove utenze domestiche in paesi chiave. Eloi Piel, Direttore dell'intelligence di mercato di Euroheat & Power, sottolinea come questo rapporto mostri un deciso passo avanti nella decarbonizzazione, anticipando ulteriori benefici dall'attuazione del pacchetto "Fitfor55".