Telescopio TMT, la Spagna offre 400 milioni per salvarlo

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HDblog.it Jul 25, 2025 · 2 mins read
Telescopio TMT, la Spagna offre 400 milioni per salvarlo
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Il futuro di uno dei più ambiziosi progetti astronomici del nostro tempo, il Thirty Meter Telescope (TMT), si trova a un bivio. Il suo destino, un tempo legato alle vette delle Hawaii, è ora appeso a un filo a causa di una proposta di tagli al budget negli Stati Uniti. Proprio quando il rischio di una paralisi definitiva sembrava concreto, la Spagna è intervenuta con una mossa audace, proponendosi come nuova casa per questo gigante della scienza. Diana Morant, Ministra della Scienza, dell'Innovazione e delle Università spagnola, ha annunciato che il suo governo è pronto a stanziare fino a 400 milioni di euro per trasferire e completare la costruzione dell'osservatorio sull'isola di La Palma, nelle Canarie. "La Spagna vuole e può essere la patria del futuro dell'astronomia e dell'astrofisica", ha dichiarato con fermezza Morant, sottolineando la volontà politica e la capacità del paese di accogliere un'infrastruttura di tale portata.

La crisi del progetto TMT nasce dalla proposta di bilancio per l'anno fiscale 2026 dell'amministrazione Trump per la National Science Foundation (NSF), l'ente che ne finanzia lo sviluppo. La richiesta è netta: rimuovere completamente i fondi destinati al telescopio.

Questa decisione mette a repentaglio non solo il TMT, ma anche una visione scientifica più ampia. Il TMT, infatti, era stato concepito per lavorare in tandem con il suo gemello nell'emisfero australe, il Giant Magellan Telescope (GMT) in Cile. Insieme, avrebbero offerto una copertura completa del cielo notturno, con capacità complementari. Sebbene la proposta di budget sembri risparmiare il GMT, anch'esso non naviga in acque sicure, lasciando l'intera comunità scientifica con il fiato sospeso.

L'intervento spagnolo, tuttavia, potrebbe risolvere non solo il problema finanziario. La sede originale del TMT, la montagna di Mauna Kea nelle Hawaii, è un luogo sacro per molte comunità native hawaiane. Fin dall'inizio, la costruzione è stata oggetto di forti controversie e proteste che ne hanno rallentato i lavori sin dal 2014.

Un trasferimento a La Palma, sito già rinomato per la qualità dei suoi cieli e sede di altri importanti osservatori, risolverebbe queste tensioni. Secondo la ministra Morant, l'operazione non si limiterebbe alla costruzione, ma garantirebbe "decenni di operazioni scientifiche, la creazione di posti di lavoro qualificati e una spinta economica e sociale per l'isola".