Terra dei Fuochi, primo arresto in Italia per spedizione illegale di rifiuti

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HDblog.it Oct 07, 2025 · 1 min read
Terra dei Fuochi, primo arresto in Italia per spedizione illegale di rifiuti
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È avvenuto in provincia di Napoli il primo arresto in flagranza per il nuovo reato di spedizione illegale di rifiuti, introdotto dal recente decreto “Terra dei Fuochi”, convertito in legge soltanto cinque giorni fa. Si tratta del “battesimo” operativo della nuova normativa, nata per contrastare con maggiore efficacia il traffico illecito di rifiuti speciali e industriali.

A finire in manette è stato un imprenditore di 32 anni, originario di San Giuseppe Vesuviano, legale rappresentante di un’azienda con sede a Caivano. L’uomo è accusato di aver organizzato una spedizione di rottami ferrosi verso la Turchia, apparentemente destinati a un’acciaieria di Izmir, ma in realtà mescolati a rifiuti solidi urbani e materiali pericolosi.

L’intervento dei Carabinieri del Noe di Napoli e del personale dell’Arpac risale al 29 settembre, quando quattro autoarticolati sono stati bloccati al molo 42 del porto di Napoli. A bordo, 120 tonnellate di rifiuti destinati all’estero, accompagnate da documenti falsi che attestavano inesistenti attività di recupero e trattamento. Ulteriori 250 tonnellate di materiali sono state trovate e sequestrate presso lo stabilimento dell’azienda a Caivano, per un totale di 370 tonnellate.

Le analisi hanno rivelato la presenza di filtri d’olio, batterie esauste, parti meccaniche di veicoli non bonificati, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche, cavi elettrici e imballaggi metallici contaminati da oli e grassi. Insomma, un miscuglio eterogeneo e altamente inquinante, destinato ad un illecito smaltimento ambientale secondo gli investigatori.

Il pubblico ministero aveva richiesto per l’indagato la misura degli arresti domiciliari, ma il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord ha ritenuto non sussistente il pericolo di reiterazione del reato, disponendo così la liberazione immediata dell’imprenditore. Il rischio, ha motivato il giudice, è stato neutralizzato dal sequestro dei rifiuti e dei mezzi di trasporto coinvolti.

L’operazione dunque è la prima applicazione concreta del decreto “Terra dei Fuochi”, che inasprisce le pene per chi esporta illegalmente rifiuti all’estero, ponendosi dunque come un nuovo strumento nella lotta ai traffici illeciti che da anni devastano il territorio campano, in modo tale da tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.