In questi 25 anni abbiamo apprezzato e imparato a conoscere l’”ossessione” del regista Christopher Nolan per le riprese in pellicola e, in particolare, quelle in formato 65mm orizzontale IMAX. Con la trilogia del “Cavaliere Oscuro” fece da apripista all’utilizzo delle cineprese IMAX in pellicola per un lungometraggio, ma gli elevati costi produttivi e le difficoltà logistiche ne limitarono l’utilizzo solo ad alcune sequenze.
Con i successivi “Interstellar”, “Dunkirk”, “Tenet” e, soprattutto, “Oppenheimer“ (vincitore di ben 7 Oscar, tra cui miglior regia e miglior film del 2024), il regista britannico ha sempre aumentato il contributo di riprese in 65mm IMAX, senza però mai riuscire a realizzare un intero film al 100% IMAX.
Attualmente in ripresa, “The Odyssey” - il nuovo film adattamento dell’Odissea di Omero - sarà il primo film interamente ripreso con cineprese IMAX. A confermare la notizia è stato direttamente il CEO di IMAX Rich Gelfond durante una conferenza stampa al Festival di Cannes:
Chris mi ha chiamato dicendo che se fossimo stati in grado di risolvere i problemi, avrebbe effettuato le riprese del film (“The Odyssey”) al 100% IMAX. Questo ci ha costretto a rivedere il nostro business, i nostri registratori e le nostre cineprese, ma ci siamo riusciti.
Qualcuno potrebbe obiettare evidenziando come “Avengers: Infinity War” e “Endgame” siano già stati interamente girati in IMAX, ma in quei casi si era trattato di riprese IMAX digitali e non su pellicola.
Ad ostacolare l’utilizzo delle cineprese IMAX in pellicola sono principalmente due fattori: l’ingombro e il peso delle cineprese e, soprattutto, la rumorosità. Rumore di fondo che non consente la registrazione in presa diretta degli attori, con gli stessi costretti poi a ridoppiarsi in post-produzione.
Per ovviare al problema, IMAX ha sviluppato nuove cineprese 65mm a 15 perforazioni più compatte e leggere (grazie a un telaio in fibra di carbonio) e soprattutto del 30% più silenziose, riprogettando tutta la meccanica di funzionamento e trascinamento della pellicola. Con l’occasione ha anche adottato un nuovo viewfinder ottico più luminoso sviluppato da Panavision, implementato un nuovo registratore per la riproduzione su set delle riprese e facilitare la gestione dei cosiddetti “giornalieri” (le riprese che vengono poi inviate in studio per le lavorazioni di post-produzione) e migliorato tutta l’interfaccia di gestione in multi-ripresa.
Tutti aspetti che semplificano le riprese, contenendone significativamente i costi e il prossimo 17 luglio 2026 potremo assistere alla proiezione del primo film girato al 100% in pellicola 65mm a 15 perforazioni IMAX.
Ricordiamo però che esistono in tutto il mondo poco più di 30 sale IMAX pellicola (le uniche in grado di proiettare le copie positive 70mm IMAX con rapporto d’aspetto 1.43:1) e nessuna è presente in Italia. Nella nostra penisola sono presenti alcune strutture IMAX digitali (come gli IMAX di Campi Bisenzio, Orio al Serio, Sesto San Giovanni e Roma) che proiettano i film in formato IMAX 2K o 4K con rapporto d’aspetto 1.90:1.
Chi vorrà godere dell’autentica esperienza IMAX in pellicola senza dover attraversare l’Atlantico, dovrà prenotare un volo per Londra (vi consigliamo il maestoso BFI IMAX) o per Praga (IMAX Theatre di Palac Flora).