La questione "TikTok" negli Stati Uniti continua a oscillare tra minacce di divieto e nuove aperture politiche. Dopo che la legge firmata dall'ex presidente Joe Biden ha imposto a ByteDance la vendita della sua quota nella piattaforma per evitare un blocco nel Paese, l'attuale presidente Donald Trump non ha ancora raggiunto un accordo definitivo per consentirne la permanenza legale. La scadenza attuale è attualmente fissata per il 17 settembre, ma nel frattempo la sua amministrazione ha scelto di sbarcare direttamente sull'app con un account ufficiale della Casa Bianca.
RINVII, BLOCCO DURATO UN GIORNO E CAMPAGNA ELETTORALELa minaccia di chiusura di TikTok si è concretizzata per un solo giorno negli Stati Uniti, prima che il divieto venisse più volte rimandato. Il primo rinvio risale a gennaio, quando Trump ha firmato un ordine esecutivo che ne sospendeva l'entrata in vigore per 75 giorni, subito dopo il suo insediamento. Un secondo slittamento è arrivato in aprile, dopo il fallimento di una trattativa dovuto alle dure tariffe commerciali imposte contro la Cina, mentre il terzo rinvio risale a giugno, quando Trump ha dichiarato di ritenere possibile un'intesa con il presidente cinese Xi Jinping nel caso in cui fosse stato individuato un acquirente.
Il rapporto di Trump con TikTok è segnato da una forte ambivalenza. Nel 2020, l'allora presidente aveva cercato di vietare l'app, ma durante la campagna elettorale successiva il suo atteggiamento si era ammorbidito, complice la scoperta della grande base di sostenitori presenti sulla piattaforma. Nel 2024 il suo team ha lanciato l'account ufficiale @TeamTrump, che ha rapidamente superato i numeri della rivale Kamala Harris: secondo il giornalista Kyle Tharp, i contenuti del candidato repubblicano hanno totalizzato 2,8 miliardi di visualizzazioni, contro i 2,2 miliardi dell'ex vicepresidente.
Una parte del merito, secondo un operatore digitale repubblicano citato da The Verge, va attribuita alla capacità di Trump, ex star televisiva, di creare momenti di forte impatto mediatico facilmente convertibili in contenuti virali. "TikTok è principalmente un'app di intrattenimento", ha dichiarato, "e il nostro utilizzo è stato semplicemente molto più astuto rispetto ai Democratici".
Nonostante i dubbi sulla legalità e sulle motivazioni di un eventuale divieto, l'amministrazione Trump continua a vedere un vantaggio nell'essere presente su TikTok. A gennaio lo stesso presidente aveva scritto su Truth Social: "Perché dovrei voler eliminare TikTok?", condividendo i dati sulle visualizzazioni ottenute dal suo account di campagna. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha ribadito questa posizione dopo il lancio del profilo governativo ufficiale:
"Il messaggio del presidente Trump ha dominato TikTok durante la campagna presidenziale, e siamo entusiasti di costruire su quei successi e comunicare in un modo che nessun'altra amministrazione ha mai fatto prima".