I professionisti dei social sanno quanto sia importante l’alt text per 1) rendere fruibili i propri contenuti al maggior numero di persone, incluse quelle con disabilità visiva; 2) favorire una maggiore diffusione del post, giacché è una cosa di cui gli algoritmi tengono conto.
Non tutti però sono stati “educati ai benefici” dell’alt text, che è il motivo principale per cui questo campo viene tralasciato. E poi che noia, stare a compilare tanti campi quante sono le foto caricate, descrivendole una per una.
Ebbene, TikTok ha pensato a una soluzione: affidare il lavoro all’AI. Ora, se l’autore del post non ha aggiunto manualmente una descrizione, questa verrà generata in automatico in base alla “scansione” fatta dall’AI.
Rimane ferma per i creator la possibilità di scrivere da sé il testo alternativo, sia durante il caricamento sia dopo la pubblicazione (facendo tap su Modifica, qualora la versione AI-generated non fosse soddisfacente). Di sicuro, comunque, questa fase della condivisione risulta semplificata.
Se anche il testo alternativo “scritto” dall’AI fosse imperfetto, un'immagine con descrizione è sempre meglio di una senza. Specie dal punto di vista degli utenti che si affidano agli screen reader, quindi non vedenti o ipovedenti.
Tra l’altro, TikTok sta lanciando un’altra novità a beneficio di questi ultimi: un nuovo interruttore per abilitare un maggior contrasto dei colori. Portandolo su “ON”, si renderanno più leggibili testo, icone e altri elementi dell’interfaccia. Ancora, a breve, TikTok visualizzerà tutto il testo all’interno dell’app in grassetto, quando rileverà che un utente ha abilitato l’opzione dedicata.
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