Mentre attraversa una fase delicatissima per la sopravvivenza in USA tramite lo spin-off del ramo statunitense, TikTok naviga in acque agitare anche nel vicino Canada. Un rapporto congiunto pubblicato dalle autorità di regolamentazione della privacy canadesi, infatti, accusa il social di ByteDance di aver raccolto dati personali sensibili da decine di migliaia di bambini, nonostante le regole dell'app vietino l'uso a utenti al di sotto dei 13 anni (e 14 in Quebec).
Il report, redatto dal commissario federale per la privacy insieme agli enti di Quebec, British Columbia e Alberta, ha concluso che le pratiche di TikTok non rispettano le leggi canadesi e non ottengono un consenso valido dagli utenti su come le loro informazioni vengono raccolte e condivise.
UNA PROFILAZIONE PROFONDAL'indagine ha rilevato che le misure di sicurezza adottate da TikTok per impedire l'accesso agli utenti minorenni erano insufficienti, portando alla raccolta dati di un numero elevato di bambini canadesi. I regolatori hanno concluso che la piattaforma ha accumulato informazioni considerate particolarmente sensibili, tra cui dati biometrici come il riconoscimento facciale e vocale, oltre ai dati di localizzazione. In base ai contenuti visualizzati, la piattaforma potrebbe anche aver dedotto dettagli su salute, convinzioni politiche, identità di genere e orientamento sessuale degli utenti.
Michael Harvey, commissario per l'informazione e la privacy della British Columbia, ha affermato che gli investigatori sono rimasti sorpresi dalla profondità della profilazione di TikTok. Ha spiegato che l'azienda ha combinato informazioni biometriche e di localizzazione per fare "deduzioni elaborate su chi fossero gli utenti, su aspetti come il loro potere di spesa, e usare queste informazioni per decidere quali contenuti, inclusa la pubblicità, mostrare loro".
LA REPLICA DI TIKTOKIn risposta ai risultati, TikTok si è impegnata a implementare misure più rigorose di verifica dell'età, a fornire notifiche più chiare sull'utilizzo dei dati e a limitare la profilazione pubblicitaria per i minori di 18 anni. Nonostante abbia respinto alcune parti del rapporto, l'azienda ha affermato, tramite la portavoce Danielle Morgan, di voler "mantenere forti pratiche di trasparenza e privacy". Il commissario federale per la privacy, Philippe Dufresne, ha dichiarato che monitorerà da vicino il rispetto di questi impegni.
Il rapporto ha inoltre sollevato preoccupazioni riguardo al fatto che i dati canadesi possano lasciare il paese e finire in Cina, dato che la società madre di TikTok, ByteDance, è tenuta a cooperare con le agenzie di intelligence statali cinesi. Dufresne ha raccomandato che le informative sulla privacy siano più esplicite al riguardo, spiegando: "Una delle nostre raccomandazioni specifiche è che l'informativa renda questo più esplicito, dovrebbe dire che queste informazioni possono andare in Cina ed essere accessibili dal governo cinese". Già in precedenza, le autorità canadesi avevano ordinato a ByteDance di chiudere le sue due sedi canadesi per motivi di sicurezza nazionale, pur consentendo ai consumatori di continuare a utilizzare l'app.