Tim Cook a Tokyo per celebrare la riapertura dello storico Apple Store di Ginza

Nelle scorse ore ha riaperto uno degli Apple Store più significativi della storia della società: quello situato nel quartiere di Tokyo chiamato Ginza, noto per lo shopping di alto livello. Apple Ginza, questo il nome ufficiale, si distingue per essere il primo negozio ufficiale della società che è stato aperto al di fuori degli Stati Uniti. È entrato in attività nel 2003, e allo stato attuale è il 71esimo Apple Store in ordine di anzianità. Alla riapertura ha partecipato Tim Cook in persona, accompagnato come spesso accade in queste occasioni da Deirdre O'Brien, massima responsabile delle operazioni retail della Mela.

Come potete vedere dalle foto ufficiali diffuse da Apple, l’evento ha attirato l’interesse di un gran numero di fan, che oltre a comprare (naturalmente i nuovi iPhone in prima linea) hanno colto l’occasione di farsi qualche selfie con il CEO della società. Le foto non rendono esattamente giustizia al negozio, che si sviluppa in verticale occupando quattro piani dell’edificio in cui si trova. Le foto in esterna tuttavia mostrano un quadro più realistico, con un gran numero di persone accalcate nei pressi dell’entrata. I primi a entrare hanno ricevuto in dono una speciale gift card, non è chiaro da quanto, valida per essere spesa solo e soltanto in quel negozio.

Apple Ginza ha avuto una storia piuttosto complicata: nel 2022 è stato chiuso perché l’edificio in cui si trovava era destinato alla demolizione. Apple lo aprì in un’altra location, ma era una soluzione temporanea, soprattutto per via del fatto che lo spazio a disposizione era molto inferiore. La nuova location non solo offre molto più spazio, ma è parte di un edificio più ecologico e architettonicamente moderno.

Cook è “in tour” in Giappone ormai da qualche giorno, ed è la sua prima visita in forma ufficiale dal 2022. A quanto pare, il CEO di Apple ha colto l’occasione del Tokyo Games Show 2025 per andare a trovare alcuni partner storici, inclusa naturalmente Sony (che tra le altre cose fornisce i sensori fotografici che si trovano negli iPhone), e alcuni sviluppatori di videogiochi (non ci sono molti dettagli in più a riguardo, ma è interessante ricordare che Apple ha rapporti piuttosto stretti con Hideo Kojima e la sua Kojima Productions, visto che Death Stranding è stato uno dei primi AAA rilasciati nativi su Apple Silicon).