L'Assemblea ha approvato il bilancio 2024 di TIM S.p.A., che si è chiuso con una perdita netta pari a 1.242.499.280 euro. La copertura è stata effettuata attraverso l'utilizzo della riserva legale, con il consenso del 99,9% dei votanti. È passata anche la relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti: la prima sezione, relativa agli indirizzi per il 2025, ha ottenuto il 93,99% dei voti favorevoli, mentre la seconda, che rendiconta l'anno precedente, ha ricevuto l'87,33% di consensi.
Ampio sostegno anche ai piani di incentivazione per il management. L'Assemblea ha approvato il nuovo “Piano LTI di Performance Share 2025–2027”, con il 98,83% di voti favorevoli. Sono state inoltre approvate le modifiche al “Piano di Stock Option 2022–2024”, con il 66,30% di voti, e il nuovo “Piano di Phantom Shares 2025–2027”, con il 99,45% dei voti.
Tra le proposte di modifica statutaria in sede straordinaria, l'Assemblea ha approvato la revisione dell'articolo 3, relativo all'oggetto sociale della società, con il 97,22% dei voti favorevoli. Questa modifica comporta il riconoscimento del diritto di recesso per gli azionisti che non hanno concorso alla sua approvazione. Il valore di liquidazione è stato fissato in 0,2884 euro per azione ordinaria e 0,3295 euro per azione di risparmio, con un tetto massimo complessivo di 100 milioni di euro. Le modalità per esercitare il diritto di recesso verranno rese note dalla società nei tempi previsti.
Sono invece state respinte, in quanto non hanno raggiunto il quorum necessario, altre modifiche rilevanti allo Statuto:
- L'articolo 9, relativo alla composizione del Consiglio di Amministrazione e alle modalità di presentazione delle liste, è stato approvato solo dal 65,96% dei votanti.
- L'articolo 17, che avrebbe ridotto il numero dei componenti del Collegio Sindacale e introdotto nuove regole di nomina e sostituzione, si è fermato al 65,92%.
- L'articolo 19, relativo al diritto di intervento e di voto in Assemblea, è stato respinto con il 39,83% di voti contrari.
È stata invece approvata con il 99,88% dei voti favorevoli la modifica dell'articolo 13 dello Statuto, che consente la nomina di un dirigente – diverso da quello preposto ai documenti contabili – per attestare la rendicontazione di sostenibilità secondo quanto previsto dal TUF.
Infine, l'Assemblea ha approvato con il 98,48% dei voti l'esclusione dell'obbligo di reintegro del vincolo di sospensione d'imposta per l'uso della riserva legale a copertura delle perdite 2023 e 2024.
Per quanto riguarda il tema della normativa Golden Power, la proposta di modifica dell'oggetto sociale è stata considerata rilevante ai fini dell'applicazione di tale disciplina, che consente al Governo italiano di intervenire, anche con misure vincolanti o interdittive, in operazioni societarie che coinvolgono asset strategici nei settori della sicurezza nazionale, delle telecomunicazioni, dell’energia e di altri ambiti sensibili.
In questo caso, tuttavia, l’Autorità competente ha deliberato di non esercitare i poteri speciali previsti dalla normativa, ritenendo “manifestamente insussistenti” i presupposti per un intervento. La decisione ha quindi rimosso uno dei vincoli inizialmente previsti per l’efficacia del diritto di recesso riconosciuto agli azionisti.