Tornare a scuola con l’AI: ecco le nuove funzioni di Gemini

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HDblog.it Sep 03, 2025 · 2 mins read
Tornare a scuola con l’AI: ecco le nuove funzioni di Gemini
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Google ha scelto l’inizio dell’anno scolastico per presentare nuove funzioni pensate per gli studenti all’interno della sua app Gemini. L'azienda ritiene che l’AI possa trasformarsi in un alleato concreto nello studio quotidiano, non solo per ottenere risposte veloci ma anche per approfondire e comprendere meglio i concetti.

Tra l'altro, va detto che l'uso dell’intelligenza artificiale a scuola è in forte crescita, soprattutto in Italia, dove le ricerche online legate a “AI e scuola” sono quasi raddoppiate negli ultimi dodici mesi, mentre quelle su “AI e università” hanno segnato un +135% nell’estate 2025 rispetto all’anno precedente.

Tra le novità spicca la modalità Guided Learning, che offre un approccio più strutturato all’apprendimento. Invece di fornire soltanto soluzioni immediate, Gemini accompagna lo studente passo dopo passo, spiegando i passaggi e il ragionamento dietro ai concetti. Un supporto che diventa ancora più utile se integrato con i materiali di studio personali, dai file del corso alle dispense universitarie, con la possibilità di ricevere chiarimenti arricchiti da immagini e video.

Proprio le immagini hanno un ruolo centrale nelle nuove funzionalità: l’app arricchisce automaticamente le spiegazioni con diagrammi e contenuti multimediali, rendendo più intuitiva la comprensione di argomenti complessi come processi biologici o strutture chimiche. È un modo per colmare il divario tra apprendimento teorico e visivo, favorendo la memoria e l’assimilazione dei concetti.

Un’altra funzione che promette di diventare popolare è la generazione di strumenti per la preparazione agli esami. Gemini può creare flashcard e guide di studio personalizzate partendo dai quiz o dai materiali caricati dagli studenti, fornendo così un metodo di ripasso pratico ed efficace. Secondo Google, oltre due terzi degli adolescenti europei utilizzano già strumenti AI per studiare almeno una volta alla settimana: un dato che spiega l’urgenza di progettare soluzioni specificamente dedicate all’apprendimento, piuttosto che adattare tecnologie nate per altri contesti.

Le tendenze di ricerca confermano come l’interesse per l’AI non sia limitato agli aspetti generali dell’istruzione, ma si estenda anche alle discipline: negli ultimi dodici mesi le query “AI e chimica” sono aumentate del +250%, “AI e lingue” del +120% e “AI e matematica” del +90%. Ancora più sorprendente è il dato legato a “AI per compiti”, che ha registrato un incremento del +460%, segno che molti studenti vedono nei modelli generativi un aiuto concreto per affrontare lo studio quotidiano.