Pratik Pandey, ingegnere software di 35 anni presso Microsoft, è stato trovato morto nel campus di Mountain View nelle prime ore del 20 agosto 2025. L'uomo era andato in ufficio la sera precedente ed è stato scoperto dai colleghi intorno alle 2 del mattino.
Sebbene la polizia abbia escluso ipotesi di reato, le cause della morte rimangono ancora da determinare. Secondo i familiari, Pandey era soggetto ad orari di lavoro estenuanti e passava frequentemente le notti a lavorare in ufficio.
UNA CARRIERA BRILLANTEL'ingegnere, originario dell'India e trasferitosi negli Stati Uniti dieci anni fa, aveva costruito una carriera di successo passando per Apple e Walmart Labs prima di approdare in Microsoft nel 2020. Lavorava su Microsoft Fabric, piattaforma per l'analisi dati, specializzandosi in big data e architetture frontend.
Pandey era benvoluto dai colleghi, che lo descrivono come estremamente disponibile e premuroso. Mentre i coroner della contea di Santa Clara lavora per determinare le cause del decesso, Microsoft ha annunciato di aver avviato un'indagine interna.
I familiari puntano il dito contro i ritmi estremi della Silicon Valley. Lo zio di Pandey ha chiesto alle aziende tech di investire più attenzioni al benessere dei lavoratori, facendo particolare attenzione ai dipendenti che timbrano frequentemente il cartellino in piena notte, come era solito fare suo nipote.
LA SILICON VALLEY HA UN PROBLEMA DI BURNOUTDopo il Covid, a fronte del costante spettro di una possibile recessione, molte aziende tech hanno posto l'accento sulla necessità di aumentare la produttività, mettendo a rischio l'equilibrio tra vita lavorativa e vita privata dei dipendenti. Ad esempio, sempre più startup promuovono il modello "996" - lavorare dalle 9 alle 21, sei giorni a settimana - come parte integrante dello stile di vita della Silicon Valley.
In passato, il modello era diventato popolare in Cina, dove però è stato reso illegale proprio a causa delle numerose morti sul posto del lavoro causate dall'elevato stress. Un rapporto del 2025 mostra che il 22% degli sviluppatori software ha sperimentato almeno una volta un episodio di grave burnout, mentre il 40% lavora più ore del normale.
Dopo anni di forte crescita, il mercato del lavoro statunitense offre prospettive particolarmente incerte per le figure specializzate in programmazione informatica e ingegneria. E questo è particolarmente vero per i profili entry-level e per i lavoratori stranieri con visto H1B, che, assieme al lavoro, rischiano di perdere il diritto a risiedere negli Stati Uniti. Peraltro, Microsoft è stata una delle aziende che ha tagliato più posti di lavoro nell'arco degli ultimi mesi e anni, rendendo il clima per i suoi lavoratori ancora più precario e incerto.