Il Dipartimento dell'Energia statunitense ha annullato finanziamenti destinati a 24 iniziative di ricerca nel settore delle energie rinnovabili, con un valore complessivo superiore ai 3,7 miliardi di dollari. Questi progetti erano stati approvati durante il mandato del presidente Joe Biden e includevano un'importante iniziativa presso un impianto della Exxon in Texas.
L’amministrazione guidata da Donald Trump ha avviato una revisione dei sussidi e dei prestiti concessi a tecnologie emergenti nel periodo precedente, nell’ambito di un più ampio orientamento politico volto a incentivare la produzione nazionale di combustibili fossili e a smantellare politiche ambientali e climatiche introdotte in passato.
Tra i finanziamenti revocati figurano, ad esempio, circa 332 milioni di dollari per un progetto presso il complesso Exxon Mobil di Baytown (Texas), 500 milioni destinati alla Heidelberg Materials in Louisiana e 375 milioni all’Eastman Chemical Company a Longview, sempre in Texas. L’iniziativa a Baytown avrebbe dovuto ridurre le emissioni di anidride carbonica sostituendo il gas naturale con idrogeno nella produzione di etilene, una sostanza base nella realizzazione di plastica e tessuti.
Secondo quanto riferito dal Dipartimento, quasi il 70% di questi accordi era stato formalizzato tra il giorno delle elezioni del 5 novembre 2024 e il termine dell’amministrazione Biden il 20 gennaio successivo.
Le aziende interessate non hanno rilasciato commenti immediati. I progetti cancellati erano parte di un programma dimostrativo sulle tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio, strumenti ritenuti cruciali per la riduzione dei gas serra. Questi sistemi agiscono prelevando l’anidride carbonica direttamente dall’aria o dai fumi industriali, con la possibilità di immagazzinarla nel sottosuolo o impiegarla per estrarre petrolio residuo da giacimenti maturi.
Organizzazioni ambientaliste hanno espresso forti critiche alla decisione. Steven Nadel, direttore esecutivo del Consiglio Americano per l’Efficienza Energetica, ha definito la mossa miope, sostenendo che potrebbe ostacolare lo sviluppo tecnologico e penalizzare la competitività industriale del paese.
Secondo il Center for Climate and Energy Solutions, il blocco dei progetti sperimentali potrebbe comportare la perdita di circa 25.000 posti di lavoro e un impatto economico negativo stimato in 4,6 miliardi di dollari.