Nonostante il dibattito, i numeri parlano chiaro: nell’anno fiscale terminato lo scorso marzo, la produzione di iPhone in India ha sfiorato i 22 miliardi di dollari, segnando un incremento di quasi il 60% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i commenti di Trump complicano la strategia di Apple di importare dalla fine del prossimo anno la maggior parte degli iPhone diretti negli Stati Uniti prodotti in India.
Apple e i suoi partner produttivi hanno accelerato lo spostamento della produzione fuori dalla Cina negli ultimi mesi. Tale tendenza è iniziata dopo che le restrizioni legate al COVID avevano interrotto le attività, e si è intensificata in un contesto di tensioni USA-Cina, soprattutto per via delle tariffe alternate imposte da Trump.
La maggior parte degli iPhone fabbricati in India viene assemblata nello stabilimento di Foxconn nel sud del Paese. Un altro importante fornitore è la divisione di elettronica del Tata Group, che ha acquisito l’attività locale di Wistron e gestisce le operazioni di Pegatron in India.
Interrogato sul futuro della catena di approvvigionamento durante la recente conference call sui risultati aziendali, Cook ha dichiarato:
Abbiamo imparato tempo fa che concentrare tutto in un unico luogo comporta troppi rischi. Nel tempo abbiamo aperto, per alcune parti della supply chain, nuove fonti di approvvigionamento. È probabile che questa tendenza continui anche in futuro.
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