Trump ha un nuovo bersaglio: un’alta dirigente Microsoft. Ecco perché

https://www.hdblog.it/microsoft/articoli/n632996/trump-microsoft-dirigente-licenziamento/

HDblog.it Sep 28, 2025 · 2 mins read
Trump ha un nuovo bersaglio: un’alta dirigente Microsoft. Ecco perché
Share this

Ora che Jimmy Kimmel è tornato on air dopo il tentativo andato a vuoto (o meglio, durato solo una settimana) di farlo chiudere, Donald Trump pare aver designato un altro bersaglio: si tratta di Lisa Monaco, una giurista e politica statunitense che da pochi mesi è diventata una dirigente di altissimo livello in casa Microsoft, come responsabile degli affari internazionali. Con il suo solito stile “tutto accuse e insulti, zero prove”, sul suo social network Truth ha definito Monaco degenerata, corrotta, una minaccia per la sicurezza nazionale, e ha detto che Microsoft dovrebbe licenziarla. Non c’è un ordine formale, comunque, per chiarire.

UNA CARRIERA COI DEMOCRATICI

È praticamente sicuro che il “crimine” più grave di Monaco sia che ha ricoperto il ruolo di vice procuratrice generale, sostanzialmente la seconda carica più alta in grado nel Dipartimento di Giustizia statunitense, durante l’amministrazione Biden. In quel periodo il procuratore generale era Merrick Garland, che ha diresse le indagini federali proprio nei confronti di Trump. Monaco, che è ufficialmente membro del Partito Democratico, ha lavorato anche per l’amministrazione Obama, altra grande ossessione di Trump insieme a Biden (naturalmente entrambi sono stati apostrofati con termini più o meno derogatori), come assistente per la sicurezza interna e per l'antiterrorismo.

Nel post, che abbiamo incluso in forma integrale qui sopra, Trump dice che a Monaco sono stati già revocati tutti gli accessi a dati sensibili governativi, ma che il suo nuovo ruolo presso Microsoft le garantisce accesso a informazioni altamente riservate, e questo è “inaccettabile”. Non è del tutto chiaro perché Trump abbia scelto proprio questo momento per attaccare Monaco, che lavora per Microsoft ormai da qualche mese, ma CNBC osserva che proprio qualche ora prima era stata menzionata su Twitter da una giornalista di Fox News, l’emittente televisiva più vicina al partito Repubblicano e notoriamente primaria fonte di informazioni di Trump. Altre personalità più o meno note della schiera di fedeli a Trump, come per esempio Laura Loomer, si concentrano sulla dirigente già da qualche mese.

È sempre estremamente difficile stabilire con certezza perché Trump faccia quello che fa: e di sicuro non si può definire un alleato particolarmente fedele, visto che tende a cambiare posizione e opinione molto spesso e attaccare quelli che fino a poco prima erano amici (e viceversa) non appena gli conviene. In questi mesi passati l’amministratore delegato di Microsoft Satya Nadella si è dimostrato piuttosto compiacente, o quantomeno diplomatico, nei confronti di Trump, ma proprio nelle scorse ore ha annunciato l’intenzione di, finalmente, ridurre il proprio coinvolgimento con Israele, dopo mesi e mesi di proteste interne. Possiamo anche essere piuttosto sicuri che Microsoft non abbia apprezzato per niente la nuova offensiva della Casa Bianca contro i visti lavorativi, noti come H1B.