Trump Phone, dopo tre mesi ancora niente: il punto sui preordini

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HDblog.it Sep 19, 2025 · 2 mins read
Trump Phone, dopo tre mesi ancora niente: il punto sui preordini
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Crescono i sospetti che il Trump Phone sia una truffa: nelle scorse ore i ragazzi di Android Authority hanno fatto il punto sulla questione del primo prodotto di Trump Mobile, l’operatore di rete lanciato dai due figli dell’attuale presidente USA, Donald Trump Jr. ed Eric Trump. Tutte le informazioni uscite finora sul dispositivo fanno quantomeno aggrottare le sopracciglia, e gli ultimi sviluppi continuano a puntare decisamente in quella direzione.

Il succo è questo: la fonte ha effettuato il preordine del device, che per essere precisi si chiama Trump Mobile T1 Phone, per 100 dollari, e a distanza di tre mesi non ha ricevuto niente. Non il prodotto in sé, non un aggiornamento concreto sullo stato del proprio ordine al di fuori della ricevuta iniziale. In genere gli operatori attivano l’account dell’utente in concomitanza con il primo ordine, anche se il prodotto non è ancora stato spedito, ma Trump Mobile no. O meglio: con la ricevuta ha inviato la password temporanea per accedere, ma non ha mai funzionato.

La fonte ha provato a contattare il numero di supporto tecnico e ha ricevuto solo spiegazioni vaghe e frasi di circostanza, sia sul perché la password non funziona (sostanzialmente perché bisogna prima ricevere il dispositivo, che come abbiamo detto sopra è una limitazione estremamente inusuale), sia sulle effettive tempistiche di evasione dell’ordine. L’addetta al call center ha detto di non sapere con precisione quando il dispositivo sarà disponibile, limitandosi a un vago “probabilmente a ottobre”.

Come dicevamo, le avvisaglie di una fregatura erano piuttosto lampanti fin da subito. Lo smartphone era stato presentato usando una retorica ultra-nazionalista in perfetto stile Trump, dichiarando peraltro che era fatto negli Stati Uniti, il che è estremamente improbabile per non dire impossibile. Questa dichiarazione è stata poi rimossa dal sito ufficiale dopo un paio di settimane, e sostituita con frasi molto vaghe e ambigue che suggerivano che comunque almeno le decisioni sul progetto erano prese da americani.

Ma non è tutto qui. Alla prima presentazione, lo smartphone assomigliava vagamente a un iPhone, soprattutto per l’organizzazione del modulo fotografico principale; qualche settimana dopo, i canali social di Trump Mobile hanno pubblicato dei render di quello che può essere descritto solo come un iPhone Pro recente (difficile determinare la generazione esatta visto che sono molto simili) con finitura dorata; ancora più bizzarro, poco tempo dopo ancora il Trump Phone si è “trasformato” in un Samsung Galaxy S25 Ultra con tanto di custodia Spigen (si intravede ancora il logo, addirittura), sempre con finitura dorata.

Difficile capire come andrà a finire questa storia: secondo la fonte, l’ipotesi più probabile è che gli acquirenti si troveranno con uno smartphone Android cinese di bassissima lega, ma non possiamo nemmeno escludere che la compagnia decida di sparire intascandosi i soldi dei preordini.